Ecco qual è l’importo che si ricevere se si decide di andare in pensione con 30 anni di contributi: così non avete più dubbi.
Per poter sapere quanto si andrà ad ottenere mensilmente una volta andati in pensione, ci sono diversi fattori su cui è bene riporre la vostra attenzione. Pensate per esempio agli anni di contributi, probabilmente l’aspetto più importante in assoluto per capire quale sarà poi l’importo finale che vi spetta.
Più sono gli anni in cui si ha lavorato, e maggiori sono le possibilità di godere di un importo maggiore mensile. Va poi tenuto conto dell’ammontare degli stipendi percepiti in quegli anni, così da sapere quanti sono i contributi versati e quanti dunque ritorneranno nelle vostre tasche sotto forma di trattamento pensionistico. Ma con 30 anni di contributi, qual è la rendita mensile a cui si ha diritto? Ecco alcuni esempi di calcolo e come potrete togliervi ogni tipo di dubbio a riguardo.
Andare in pensione con 30 anni di contributi versati può essere un’ottima scelta per poter godere di un buon importo mensile atto ad affrontare ogni spesa prevista. Questo perché, chi nel 2024 deciderà di affidarsi al trattamento pensionistico con 30 anni di contributi, potrà farlo avvalendosi del sistema misto di calcolo. Considerando che il passaggio c’è stato l’1 gennaio 1996 e dunque è impossibile che chi vada in pensione oggi abbia versato 30 anni prima della suddetta data.
Con il sistema misto, si applicano due diversi calcoli: il retributivo e il contributivo. Il primo è valido fino al 31 dicembre 2011, il secondo invece dal 1 gennaio 2012 ad oggi. Con le due quote che vanno sommate per arrivare all’importo finale della pensione. Se volete calcolarlo già ora, vi basta fare una media delle retribuzioni percepite gli anni e poi riconoscendone una percentuale per ogni anno di lavoro, solitamente il 2%.
Per il sistema contributivo, invece, dovete prendere in considerazione il 33% della retribuzione annua lorda. Dopo aver ottenuto le due cifre, sommatele ed ecco che otterrete quella che è la pensione maturata negli anni. Si tratta di calcoli che comunque verranno poi effettuati anche da esperti con tutti gli strumenti del caso e le dichiarazioni che sono arrivate nel corso dei 30 anni di lavoro. Non dovrete pensare a nulla o preoccuparvi di dati sbagliati, perché le varie informazioni sono già finite nei database dell’INPS.
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