C’è un nuovo cambiamento sul fronte del Fisco: l’Agenzia delle Entrate lancia il “questionario”. A chi è rivolto e come va compilato? Scopriamolo insieme.
Il cantiere delle normative su redditi e tasse non si ferma mai. Dopo le tante novità introdotte nei mesi scorsi per effetto della riforma fiscale, l’Agenzia delle Entrate lancia un altro cambiamento di non poco conto: la sperimentazione di un “questionario“ al posto della dichiarazione dei redditi con il 730 precompilato. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta esattamente.
L’obiettivo si inserisce nel solco tracciato dalla riforma di cui sopra: snellire, semplificare, velocizzare, agevolare, grazie soprattutto alle tecnologie oggi disponibili. I vertici dell’Agenzia Delle Entrate fanno sapere che il nuovo questionario dovrebbe debuttare già quest’anno, affiancandosi al classico modello attualmente utilizzato dai contribuenti.
Cosa cambia con il “questionario”
Gli uffici dell’amministrazione tributaria metteranno a disposizione di lavoratori dipendenti e pensionati un questionario precompilato e ulteriormente semplificato. Il contribuente non dovrà far altro che verificare ed eventualmente integrare le informazioni già inserite dall’Agenzia delle Entrate all’interno della dichiarazione, rispondendo a una serie di domande volte a eliminare eventuali incongruenze.
“Il contribuente – ha spiegato il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, in una memoria consegnata alla Commissione Finanze e Tesoro del Senato nei giorni scorsi – potrà verificare, ed eventualmente integrare, le informazioni di dettaglio proposte dall’Agenzia nell’applicativo web dedicato alla dichiarazione precompilata, con un percorso guidato, che non richiede l’individuazione dei campi del modello dichiarativo, e con un linguaggio semplificato”.
Il nuovo meccanismo verrà introdotto a partire dalla dichiarazione dei redditi 2024 (relativa al periodo d’imposta 2023) e farà interagire direttamente il contribuente con il fisco. Non ci saranno più dunque i soliti riquadri da compilare, ma un applicativo web che, attraverso un linguaggio semplice e comprensibile da parte di tutti gli utenti, guiderà passo dopo passo nella procedura.
Stando agli ultimi aggiornamenti, il questionario dovrebbe fare il suo debutto agli inizi del prossimo maggio, dopo il via libera dal Garante della Privacy. Ma almeno per l’anno in corso continuerà a essere affiancato dal Modello 730 tradizionale e dalla consueta dichiarazione precompilata. Sicuramente una buona notizia per i “nativi digitali” e per chiunque abbia familiarità con gli strumenti informatici. Per tutti gli altri ci sarà sempre la possibilità di usufruire del servizio “help” dell’AdE.