Cosa fare in caso di avvisi bonari dall’Agenzia delle Entrate: quando il Fisco può sbagliare e come agire.
Il batticuore è inevitabile quando l’Agenzia delle Entrate bussa alla nostra porta finanziaria. Anche il più scrupoloso dei cittadini può sentirsi turbato di fronte a una loro comunicazione. E con ragione! Le insidie si celano dietro ogni angolo e un innocente errore può sfuggire anche alla mente più attenta.
Ma che dire degli avvisi bonari? Quando dovremmo scattare in modalità allerta? E quali mosse strategiche possono minimizzare i danni in caso di errore? O addirittura ottenere la rettifica, nel caso in cui la nostra coscienza fiscale sia limpida come una giornata di sole? Scopriamolo insieme.
Partiamo dalla base: cosa sono e perché l’Agenzia delle Entrate li invia. Gli avvisi bonari sono comunicazioni ufficiali inviate in seguito a un controllo formale sulla nostra dichiarazione dei redditi. Il fatidico avviso compare quando l’Amministrazione Finanziaria rileva delle discrepanze nella nostra dichiarazione. Nella maggior parte dei casi, ci troviamo di fronte a uno di questi scenari:
Come dovremmo reagire in questi casi? Il contribuente che si trova a ricevere un avviso bonario ha 30 giorni di tempo per decidere se:
Quando vengono inviati gli avvisi bonari? Gli avvisi bonari sono il frutto di un controllo automatico o documentale, che avviene in seguito a:
Lo scopo di questo controllo è:
Ma quando arriva un avviso bonario? Semplificando, un avviso bonario compare quando l’Agenzia delle Entrate nota un’anomalia dopo un controllo automatico. Lo scopo è informare il contribuente del problema riscontrato. A questo punto, è compito del contribuente verificare l’accuratezza dell’avviso. Se si ritiene di avere ragione, è possibile presentare un’istanza di rettifica o annullamento entro 30 giorni dalla ricezione dell’avviso. Si può fare in tre modi:
Ma come arrivano gli avvisi bonari? La modalità di notifica dipende dal fatto che il contribuente abbia o meno presentato la dichiarazione tramite un intermediario abilitato. Se hai presentato la dichiarazione tramite un intermediario abilitato, quest’ultimo può ricevere gli avvisi bonari al tuo posto. Gli avvisi bonari agli intermediari vengono comunicati elettronicamente. Se non avete un intermediario abilitato o se questo ha rifiutato l’incarico, l’avviso bonario verrà inviato direttamente al vostro domicilio fiscale. Può arrivare tramite raccomandata o PEC.
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