In molti casi molti proprietari non devono pagare l’Imu in questo 2024: ecco quando e perché, arrivano buone notizie per molti.
Tra i vari pagamenti in agenda quest’anno è presente, per molti cittadini, anche l’IMU: una spesa da calcolare e che molto spesso può pesare sulle tasche di diverse famiglie, sebbene (essendo in vigore dal 2012 in sostituzione dell’ICI) non rappresenti di certo una novità. Nello specifico, l’imposta municipale propria (appunto IMU) è un imposta dovuta da tutti coloro i quali siano in possesso di fabbricati (escluse le abitazioni principali) classificate nelle categorie catastali diverse da A/1, A/8 e A/9, di aree fabbricabili e di terreni agricoli.
La tassa, come specificato sul suo sito ufficiale dal Dipartimento delle Finanze (Ministero dell’Economia e delle Finanze) deve essere versata dal proprietario o da chiunque abbia diritto reale (usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie), dal concessionario nel caso di concessione di aree demaniali e dal locatario in caso di leasing.
La data di scadenza dell’acconto IMU è ad oggi fissata al prossimo 16 giugno 2024, ma ci sono dei casi nei quali i cittadini possono essere esenti dal pagamento: in queste particolari situazioni si può quindi risparmiare la cifra dovuta, ecco perché.
Esistono varie esenzioni di cui un singolo cittadino può beneficiare per evitare di pagare l’IMU: ad esempio, la Legge di Bilancio di quest’anno (come ricorda il sito pmi.it) esenta dal pagamento gli immobili posseduti da alcune tipologie di soggetti e destinati esclusivamente allo svolgimento di attività assistenziali, previdenziali, sanitarie, di ricerca scientifica, didattiche, ricettive, culturali, ricreative e sportive e culto, senza che vi siano all’interno attività commerciali.
Come ripota il sito money.it, c’è però anche un altro caso in cui non si paga l’IMU almeno in questa prima scadenza di giugno, ovvero quando l’importo è inferiore alla soglia minima, fissata a 12 euro. La soglia può comunque essere ulteriormente ridotta dal Comune tramite delibera; è dunque al regolamento del proprio Comune che si deve fare riferimento.
L’importo viene considerato in base alla quota annuale complessiva ( la somma del saldo e dell’acconto) e alla somma dell’IMU calcolato su tutti gli immobili e i terreni posseduti sui quali è dovuta la tassa. Nel caso in cui il totale sia inferiore a 12 euro, allora la scadenza da considerare per il pagamento dell’intero importo dell’anno è quella del 16 dicembre.
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