Festa per i proprietari di casa: addio IMU. Una maxi esenzione tocca numerosi immobili. Scopri quali godranno di questa agevolazione fiscale.
Si sta per avvicinare il momento cruciale: la scadenza per il versamento della seconda rata dell’Imu 2023 è alle porte. Il 16 dicembre è la data da cerchiare in rosso per i proprietari di seconde case e prime abitazioni di lusso, chiamati a saldare il conto. Ma non temete, condividiamo i segreti per evitare questo onere fiscale.
Entriamo nel dettaglio: dal lontano 2013, è stato stabilito che le case considerate “prima casa” sono esentate dall’Imu, a condizione che non siano di lusso. Ma cosa significa esattamente?
Quando non si paga l’Imu
Per eludere il pagamento, la casa deve essere la tua residenza principale, il luogo in cui hai la tua residenza anagrafica e il domicilio effettivo. Tuttavia, attenzione, non è sufficiente che la casa sia solo l’abitazione principale; deve anche essere classificata in catasto in una categoria che non rientra nella fascia di lusso. Niente ville sontuose, abitazioni signorili o castelli. Ma cosa succede se sognate di acquistare una villa? Dipende dalle dimensioni, dalle caratteristiche e dalle finiture. Una villa “economica” potrebbe permettervi di eludere l’Imu, ma se stai puntando a una dimora da film con oltre 230 mq, giardino gigante e autorimesse, allora il fisco bussa alla tua porta.
Le eccezioni sono poche: le case assegnate dopo separazione o divorzio, le cooperative, le case popolari, quelle delle Forze Armate in servizio, degli italiani non residenti e delle persone anziane in case di cura. Ma attenzione, anche i terreni edificabili sono nella mira dell’Imu, tranne quelli di coltivatori diretti e imprenditori agricoli, quelli nelle isole minori, nelle zone agro-silvo-pastorali e nelle zone montane o collinari. E se pensavi di sfuggire all’Imu sul garage, sappi che dipende dalla categoria catastale dell’abitazione principale. Alcune categorie permettono l’esenzione, altre no. Per dimostrare la vostra esenzione, è necessario avere residenza anagrafica nella casa, intestare le utenze come “prima casa”, pagare le rate condominiali e la tassa rifiuti. Questi atti sono la linea di difesa contro l’Imu.
Se avete una seconda casa, la situazione cambia. Ma esiste un metodo per evitare il pagamento: se i coniugi vivono in due case diverse per motivi di lavoro, si può ottenere l’esenzione sulla prima casa, per due appartamenti diversi. potete ottenere l’esenzione. Infine, per le eredità , la regola è chiara: se hai ereditato, paghi l’Imu. Se la casa è occupata abusivamente, c’è la possibilità di esenzione, ma solo se il proprietario denuncia la situazione.