Questa nota fondazione italiana cerca lavoratori, fai a caso loro?
Ormai, la Fondazione Chips.it, un ente nato con l’intento di rendere l‘Italia competitiva nella progettazione di microchip e di colmare quindi quel ritardo che si è accumulato nel settore dei semiconduttori, è una realtà importantissima. Dopo un anno dal suo lancio, è in corso la ricerca di personale altamente qualificato che avrà il compito di guidare gli investimenti e le ricerche della fondazione. Tra le novità più recenti, spicca, senza particolari annunci, l’arrivo del nuovo direttore generale Carlo Reita, che ha preso il timone il primo agosto. Con una formazione da fisico, Reita vanta un’esperienza professionale consolidata in Francia. Ha lavorato in Photronics, una multinazionale americana specializzata nella produzione di fotomaschere per microchip, e ha anche trascorso del tempo nella Commissione per l’energia atomica e le energie alternative.
Un aspetto cruciale del suo lavoro, dunque, è quello di completare la squadra della Fondazione Chips.it, che è guidata da Alberto Sangiovanni-Vincentelli, un autorevole figura nel campo della microelettronica, docente all’Università di Berkeley e anche co-fondatore di importanti aziende nel settore come Cadence e Synopsis. Il 30 ottobre scorso, la fondazione con sede presso l’Università di Pavia ha compiuto un passo importante, chiudendo il primo bando per raccogliere candidature per otto posti di lavoro cruciali. I ruoli principali riguardano la direzione delle linee di ricerca, con uno specializzato in circuiti digitali avanzati e l’altro dedicato ai circuiti integrati a radiofrequenza e onde millimetriche.
In aggiunta a questi due ruoli, ci sono due altri posti per i manager dei partenariati. La fondazione mira a costruire relazioni solide con università, centri di ricerca e aziende. Una figura avrà il compito di gestire le relazioni istituzionali, mentre l’altra dovrà instaurare alleanze industriali. Ma non è tutto: la fondazione ricerca anche ricercatori esperti e figure tecniche per completare il team. Una fase di revisione dei curriculum avrà inizio a novembre e le prime assunzioni potrebbero concretizzarsi già nei primi mesi del 2025, lasciando intravedere un futuro promettente per l’ente e per coloro che vi lavoreranno.
La Fondazione Chips.it, costituita nel dicembre del 2022 e vigilata dal ministero delle Imprese e del Made in Italy, ha ricevuto una dotazione economica di 10 milioni per il 2023 e ben 25 milioni all’anno dal 2024 fino al 2030. È interessante notare che l’entità ha delineato cinque principali aree di intervento per la sua attività di ricerca. In primo luogo, la fondazione pone un focus particolare sui chip per le telecomunicazioni ad alta velocità. Questa linea è essenziale per prepararsi alla transizione verso il 6G, la prossima generazione di telefonia mobile, soprattutto per quanto riguarda le frequenze superiori ai 100 gigahertz. Sarà fondamentale sviluppare dispositivi che siano in grado di affrontare sfide legate alla potenza, al rumore e alle interferenze.
Insomma, si tratta di un lavoro di ricerca intensivo, mirato a esplorare design e architetture che soddisfino requisiti tecnici sempre più rigorosi. Inoltre, un altro obiettivo molto rilevante è l’adattamento dei processori Mimo, ma anche l’investigazione in ambito della fotonica di silicio, cosicché la larghezza di banda e l’efficienza energetica dei collegamenti possano risultare all’avanguardia. Un altro ramo altrettanto significativo si concentra sul calcolo ad alte prestazioni e sull’addestramento di modelli di machine learning. Attualmente, tale attività si effettua maggiormente tramite unità di elaborazione grafica, un ambito che ha visto trionfare aziende come Nvidia.
La necessità di un hardware specialistico emerge chiaramente, per poter ridurre i tempi di calcolo e il consumo energetico. Tra i progetti più ambiziosi della Fondazione Chips.it si menzionano processori specificamente progettati per l’addestramento di modelli linguistici di grandi dimensioni, nonché per il calcolo intensivo ad alte prestazioni. Vi è anche un filone di ricerca dedicato alle tecnologie destinate a ottimizzare il calcolo quantistico, con particolare attenzione all’ambito della criogenia. Nulla di tutto questo è da sottovalutare, dato che con gli sviluppi e le innovazioni in questi settori, l’Italia potrebbe davvero rientrare nel novero dei paesi leader nel campo della microelettronica.
La mission della Fondazione Chips.it è quella di spingere l’innovazione e garantire che la progettazione dei microchip in Italia non solo raggiunga, ma superi le attuali aspettative nazionali e internazionali riguardanti la tecnologia dei semiconduttori. Con un team competente e investimenti sostanziali, il futuro sembra promettente e carico di nuove possibilità, con l’obiettivo di far avanzare l’industria e l’innovazione tecnologica nel paese.
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