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I tuoi clienti non ti pagano? Ecco come tutelarsi per non ricorrere al tribunale

Sei un professionista e attendi il pagamento da un cliente? La legge ti offre una serie di strumenti per ricevere le somme dovute.

Esistono diverse misure per tutelare le parti interessate da rapporti commerciali da eventuali inadempienze o ritardi, evitando di ricorrere al Tribunale.

cosa fare se i clienti non pagano
Come difendersi dall’inadempienza dei clienti? -(lamiapartitaiva.it)

Innanzitutto, possono essere pretese delle garanzie dal debitore, nel momento della stipula di un contratto. Di norma, si ricorre all’ipoteca o alla fideiussione. Tramite la prima, il debitore o un terzo soggetto offrono al creditore un immobile ai fini dell’iscrizione di un’ipoteca così, in caso di inadempienza, il creditore potrà vendere all’asta il bene e soddisfare la propria pretesa.

Attraverso la fideiussione, invece, un terzo soggetto (cd. garante) si impegna a pagare il creditore nel caso in cui il debitore non dovesse farlo.

Per evitare di dover adire il giudice e affrontare un lungo e costoso processo, il creditore potrebbe far firmare delle cambiali al debitore, cioè delle promesse di pagamento. In questo modo, nell’ipotesi di inadempimento, ci si potrà rivolgere all’Ufficiale Giudiziario e iniziare direttamente il pignoramento, anche senza decreto ingiuntivo.

Un’altra valida opzione è il rilascio di assegni postdatati, utili per avviare il pignoramento senza il previo intervento del Tribunale.

Tutele per il creditore: in cosa consistono le clausole contrattuali e quali vantaggi assicurano?

Oltre alle garanzie appena illustrate, la legge concede la facoltà al creditore di apporre al contratto delle speciali clausole. Una delle più utilizzate è la cd. clausola risolutiva espressa, per mezzo della quale il creditore può sciogliere il contratto nel momento in cui il debitore non dovesse adempiere a una delle prestazioni qualificate come necessarie.

Molto diffuso è anche il termine essenziale, con cui si decide che il debitore deve adempiere entro e non oltre un determinato termine, scaduto il quale il contratto si ritiene sciolto. Un’altra clausola è la penale (o caparra). Quest’ultima può essere:

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Scopriamo tutte le possibilità date dalla legge – lamiapartitaiva.it
  • confirmatoria: se il debitore risulta inadempiente, il creditore può scegliere di trattenere la caparra oppure adire il giudice per ottenere l’adempimento coattivo del contratto oppure il risarcimento del danno;
  • penitenziale: se il debitore è inadempiente, il creditore può soltanto trattenere la caparra.

Il creditore e il debitore possono, infine, scegliere di prevedere una cauzione o un’assicurazione, da versare per il mancato pagamento.

Nell’ipotesi in cui tali clausole non potessero essere apposte al contratto, l’unica soluzione per il creditore è avere una prova scritta del credito, come una promessa di pagamento del debitore, un ordine scritto, un preventivo accettato o una fattura. La prova scritta, infatti, permette di ottenere un decreto ingiuntivo dal giudice senza iniziare una causa.

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