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I russi vogliono arrestarlo: il giornalista italiano che si trova in pericolo in Ucraina!

Allarme in Ucraina, il Governo Russo è a caccia di questo nostro operatore televisivo! 

Alla fine di settembre, il nome di Davide Maria De Luca ha catturato l’attenzione dopo oltre due mesi di silenzio dall’Ucraina. Questo giornalista, noto per il suo lavoro approfondito, ha fatto notizia in un contesto delicato e carico di tensioni geopolitiche che riguarda il conflitto attuale. Davide è emerso in una dichiarazione preoccupante della portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, il 25 settembre, giorno in cui ha attraversato la regione di Kursk per un reportage, rientrando in Ucraina lo stesso giorno. Da quel momento, il suo nome è diventato un argomento caloroso nei canali Telegram russi e filo-russi, ed è stato aggiunto alla lista dei ricercati del Cremlino per aver violato il confine. Questo non è un caso isolato, poiché si unisce a una lunga serie di giornalisti nei guai, inclusa la italiana Stefania Battistini, della Rai.

La prima volta che ho incontrato Davide è stato un paio d’anni fa a Napoli, mentre era immerso in un’inchiesta sulla città. Il nostro cammino si è incrociato nuovamente in Moldova e infine in Ucraina, dove abbiamo esplorato insieme le complessità e le tensioni del mondo post-sovietico. Questo contesto, denso di contraddizioni e storie non raccontate, ha avuto un impatto profondo su Davide. Durante la sua permanenza in Ucraina, ha dedicato tempo a studiare la lingua e ha aperto un blog per approfondire le sue scoperte. Negli ultimi giorni, Davide ha condiviso con me la sua esperienza di giornalista ‘fuorilegge’, visibilmente attaccato da chi sostiene l’invasione russa tramite insulti e inviti all’arresto. Mentre le principali organizzazioni giornalistiche e l’intera classe politica italiana hanno reagito con fermezza contro le minacce ricevute, la sua esperienza va ben oltre le questioni diplomatiche in gioco.

La decisione di attraversare il confine

L’idea di percorrere il cammino oltre la frontiera non è stata frutto di lunghe riflessioni. “Ho colto l’occasione quasi per caso, quando ho saputo che un collega stava preparando un viaggio nella regione”, ci tiene a sottolineare De Luca. Dopo aver considerato con attenzione rischi e opportunità, ha subito contattato la redazione di Domani, che gli ha fornito un supporto immediato. Grazie ai permessi necessari e alla preparazione della redazione, ha avuto la possibilità di unirsi al gruppo dal quale si è aggregato. Così, in meno di una settimana, è passato da Sumy a una missione su un blindato ucraino diretto in Russia. Un viaggio che, senza dubbio, non avrebbe mai immaginato.

Un esercito di popolo: l’incontro con i civili

Una volta sul campo, Davide si è immerso in un contesto molto particolare, un esercito ucraino composto in gran parte da “civili”. Quasi tutti i militari professionisti sembrano essere solo una piccola minoranza rispetto alla grande massa di volontari e civili mobilitati, molti dei quali non più giovanissimi e non necessariamente in formissima. Questa particolare dinamica ha reso i rapporti tra i soldati e i civili piuttosto informali e accessibili, permettendo al giornalista di avvicinarsi alle varie realtà.

Russia Davide De Luca
Il giornalista Davide Maria De Luca ricercato da Putin e i suoi uomini (Davide Maria De Luca Instagram) – www.LaMiaPartitaIVA.it

“I militari che mi hanno accompagnato hanno scelto l’itinerario e i villaggi in cui sostare”, racconta. Durante queste soste, è stato lasciato anche da solo a interagire con i civili russi che abitano la regione. “Nonostante i soldati ci portassero a intervistare persone che sapevano avessero opinioni critiche sul governo, ho parlato anche con chi mostrava una postura critica nei confronti degli ucraini”, afferma. Questo scambio di idee e esperienze ha arricchito la sua comprensione della situazione, gettando luce sulle diverse prospettive esistenti nel conflitto. Siamo di fronte a uno scenario complesso, dove le opinioni non sono mai in bianco o nero e dove la verità si intreccia con le storie personali di ciascun individuo.

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