Quanto costa crescere un figlio? Purtroppo negli ultimi tempi costa tantissimo e l’Italia è uno dei Paesi in cui costa di più!
È forse brutto da dire, ma crescere un figlio costa, e tanto. Questo costo può variare significativamente in base a diversi fattori. Ad esempio la posizione geografica, lo stile di vita della famiglia, le esigenze individuali del bambino e le politiche governative. Ma ci sono spese fisse che tutte le famiglie si trovano ad affrontare nel momento in cui decidono di avere un figlio.
È quindi importante sapere a cosa si andrà incontro se si decide di metter su famiglia. Ma ci sono Paesi in cui crescere un figlio costa di più rispetto ad altri? Ebbene, la risposta è sì. Uno studio condotto recentemente a Pechino, infatti, ha evidenziato i costi elevati associati alla crescita di un figlio in diversi paesi del mondo. Ed ha messo in luce significative disparità tra le nazioni. In particolare, l’Italia si trova tra i paesi in cui mantenere un figlio è più gravoso in relazione al Pil pro capite.
Dove si trova l’Italia nella classifica
Lo studio è stato condotto dallo YuWa Population Research Institute. Esso ha analizzato i costi associati al mantenimento di un figlio dalla nascita fino ai 17 anni in diverse nazioni. I risultati hanno mostrato che la Corea del Sud occupa il primo posto come il paese più costoso. La Corea è seguita poi dalla Cina e dall’Italia, che sono praticamente allo stesso livello di gravosità economica.
Secondo i dati dello studio, in Italia il costo di mantenimento di un figlio risulta essere circa 6,28 volte il Pil pro capite. Questo significa che per le famiglie italiane è necessario spendere una somma significativa di risorse finanziarie per sostenere le esigenze di un figlio durante la sua crescita.
Il confronto con altri paesi evidenzia ulteriormente le differenze nei costi associati alla crescita dei figli. Ad esempio, paesi come l’Australia, la Francia e la Svezia presentano costi relativamente inferiori, con spese che variano da 2 a 3 volte il Pil pro capite. Al contrario, nazioni come la Corea del Sud, la Cina e l’Italia mostrano costi molto più elevati, superando le 6 volte il Pil pro capite.
Questo studio solleva importanti questioni riguardo alla natalità nei diversi paesi. Mentre alcuni potrebbero attribuire la diminuzione dei tassi di natalità a fattori culturali o sociali, i risultati dello studio suggeriscono che i costi elevati associati alla crescita dei figli potrebbero essere un fattore significativo.
In Italia, ad esempio, dove il costo di mantenimento di un figlio è notevolmente superiore rispetto ad altri paesi con tassi di natalità più elevati, potrebbe essere difficile immaginare un’inversione di tendenza nella natalità senza interventi mirati a ridurre i costi associati alla genitorialità.
Sebbene lo studio fornisca un quadro interessante delle differenze nei costi associati alla crescita dei figli in diversi paesi, è importante considerare che i dati potrebbero non essere completamente accurati, poiché si basano su fonti diverse e metodologie di calcolo varie. Tuttavia, resta valido il confronto tra le nazioni, soprattutto quando rapportato alla ricchezza pro capite, e solleva importanti questioni riguardo alla sostenibilità economica della genitorialità in diverse realtà nazionali.