I debiti che i genitori hanno contratto possono ricadere sui figli? La legge è chiara, ma offre anche una tutela: ecco quale.
Spesso i figli si chiedono sei i debiti dei genitori ricadranno su di loro una volta che questi finiranno di esistere. La domanda non è tanto sbagliata infatti la legge offre una chiara spiegazione di questa situazione e spiega come fare per non farlo accadere.
Cosa rischiano i figli per i debiti fiscali dei genitori? Sono tanti coloro che si chiedono quale impatto avranno i debiti contratti dai genitori invita nel momento in cui non ci saranno più. Le conseguenze infatti ci sono, ma nelle recenti norme del codice civile che regolano le responsabilità degli eredi, ci sono anche delle ‘scappatoie‘. Vediamo allora cosa dice nel dettaglio la legge.
I debiti dei genitori ricadono sui figli? Ecco cosa dice la legge e quali sono le tutele
Il sistema tributario, come quello penale, è personale per cui i debiti dei genitori non possono mai ricadere sui figli. L’Agenzia delle Entrate e l’Agente della riscossione non possono chiedere a un figlio di saldare un debito di un genitore, ovviamente finché è in vita. Cosa succede invece in caso di morte ed eredità? In questo caso i familiari che decidono di accettare l’eredità, decidono di accettare anche i debiti fiscali. Il modo che hanno per non accettare i debiti è quindi quello di rifiutare l’eredità ed evitare qualsiasi tipo di rischio.
Quello che però forse gli eredi non sanno è che le sanzioni fiscali non vengono trasmesse, così come quelle penali, amministrative e le multe. Ad esempio se un genitore deve all’Erario 100mila euro per imposte non versate e 30mila euro per sanzioni, gli eredi saranno tenuti a dare solo i 100mila euro. La sanzione può essere infatti rimossa con una semplice istanza all’ufficio competente, che sia l’agenzia delle Entrate come qualsiasi altro creditore.
Se i figli non vogliono rinunciare all’eredità possono comunque decidere di sapere a quanto ammonta il debito. Si rivolvono quindi al Fisco per conoscere l’esatto importo da versare e possono chiedere anche un estratto di ruolo a nome del defunto per sapere quante sono le cartelle già notificategli.
A quel punto possono tutelarsi con l’accettazione dell’eredità con beneficio di inventario. Vuol dire che risponderanno del debito solo nella misura rispettiva alla quota ereditaria. Questo vuol dire che il fisico potrà pignorare loro solo i beni derivanti dalla successione e non quelli di cui sono già titolari.