Un nuovo disegno di legge in materia lavoro punta a rendere più semplice sanare i debito con l’INPS per i contributi non pagati.
Il ddl, ora all’esame del Parlamento, contempla varie novità riguardati l’INPS e, nello specifico, il pagamento dei contributi. L’obiettivo dichiarato è quello di aumentare il tempo valido per mettersi in regola coi contributi dell’INPS, con un contestuale aumento delle rate per tutti coloro che intendono dilazionare i versamenti. Inoltre, si punta a una generale semplificazione nel procedimento dell’accertamento d’ufficio.
Si vuole così andare incontro ai contribuenti debitori, che devono far fronte a contributi non pagati, semplificando la procedura di accertamento e promuovendo la possibilità di accordi “bonari” tra l’istituto previdenziale e i soggetti inadempienti. Tutto ciò per favorire il rispetto degli obblighi contributivi. Ma non solo.
Si tratta anche di agevolare chi vuole procedere con la regolarizzazione spontanea delle anomalie, degli errori e delle omissioni nel versamento dei contributi. L’INPS già provvede a inviare lettere di compliance ai contribuenti, per informarli per tempo di irregolarità, affinché si provveda all’adempimento spontaneo.
Secondo il nuovo disegno legge i contribuenti avranno novanta giorni di tempo a disposizione, a partire dalla ricezione dell’avviso, sia per contestare all’INPS la comunicazione che per chiedere di sanare i sospesi. Cioè un piano per versare i contributi non sanati.
La novità dovrebbe scattare a partire dal 2025: riguarderà tutti i debiti relativi a contributi, premi e accessori INPS e INAIL. I debiti potranno essere pagati con più rate e in tempi più lunghi. Oggi, di norma, le rate possibili sono 24 (mensili), ma con l’attuazione della nuova legge potrebbero arrivare a 60, con una dilazione quindi fino a cinque anni.
Si può così ottenere una maggiore agilità nei piani di regolarizzazione della propria posizione contributiva con l’INPS. La procedura da seguire è quella dell’adempimento spontaneo delle irregolarità emerse in capo all’istituto. Fino a oggi questo tipo di possibilità era limitato alla costituzione della rendita vitalizia.
Si tratta però di una procedura finalizzata a sanare un’omissione contributiva nell’assicurazione per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti in relazione alla quale si sia verificata la prescrizione. Nel 2025, una simile possibilità sarà estesa a tutti i debitori dell’INPS.
L’accordo si farà fra l’INPS e il lavoratore stesso, sia nel caso in cui presti ancora attività lavorativa sia nel caso in cui abbia già ottenuto la pensione.
Nell’ultimo anno il prezzo di molte garanzie accessorie alla polizza auto ha registrato degli aumenti,…
Tutti i vantaggi del kit di identità digitale delle Camere di commercio La firma digitale è diventata una…
In arrivo una bellissima novità per chi ha figli: un bonus davvero straordinario. Vediamo in…
Le pensioni sono, da sempre, un tema caldo nel nostro Paese. In particolare, grande dibattito…
Conoscere gli stipendi degli altri non è possibile, a meno che non si abbia un…
Le preoccupazioni riguardo all'impatto dell'invecchiamento della popolazione sui sistemi pensionistici sono diffuse Secondo il rapporto…