Nei periodi di inattività un lavoratore può beneficiare dei contributi figurativi. Ma in che modo possono incidere sulla pensione?
I contributi figurativi sono contributi non effettivi, cioè non versati durante il periodo in cui una persona lavora. Possono incidere negativamente sulla possibilità di andare prima in pensione? Vediamo cosa dicono gli esperti.
Andare in pensione con qualche anno di anticipo rispetto a quanto previsto dalla legge Fornero è il sogno di molte persone. Secondo la legge Fornero si deve andare in pensione a 67 anni con almeno 20 anni di contributi. Chi non raggiunge il requisito contributivo minimo dovrà continuare a lavorare in alcuni casi anche dopo i 70 anni.
Ci sono, tuttavia, diverse possibilità per andare in pensione con qualche anno di anticipo. La stessa Fornero prevede la pensione anticipata ordinaria. In pratica una persona potrà andare in pensione a qualunque età quando avrà raggiunto un certo numero di anni di contributi che, nello specifico, sono 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne. Se una persona ha iniziato a lavorare prima di aver compiuto 19 anni potrà anche fruire di Quota 41. Ma in che modo vengono calcolati i contributi figurativi?
Pensione anticipata e contributi figurativi: ecco la verità
Molte persone hanno avuto una carriera discontinua con lunghi periodi di disoccupazione oppure periodi di maternità o periodi di malattia lunghi o congedi o periodi di militare o di servizio civile. Nei periodi in cui il soggetto non lavora può comunque beneficiare dei contributi figurativi. Ma in che modo essi incidono sulla possibilità di andare prima in pensione?
Come anticipato le misure che consentono di andare in pensione prima a prescindere dall’età anagrafica sono due al momento: la pensione anticipata ordinaria e Quota 41. La pensione anticipata ordinaria si rivolge a tutti mentre Quota 41 si rivolge solo alle seguenti categorie:
- caregiver da almeno sei mesi;
- disoccupati involontari da almeno tre mesi;
- addetti a mansioni usuranti o gravose;
- lavoratori con invalidità pari o superiore al 74%.
Inoltre, per accedere alla pensione anticipata con Quota 41, non basta rientrare in una di queste categorie ma è necessario anche essere lavoratori precoci: cioè aver versato almeno un anno di contributi prima di aver compiuto 19 anni.
Secondo le vigenti normative in materia previdenziale si può accedere alla pensione anticipata sia con Quota 41 sia con la pensione anticipata ordinaria anche se si hanno dei periodi di contributi figurativi. Ma a un’unica condizione: gli anni di contributi effettivi – quindi non figurativi – devono essere almeno 35. Diversamente non si potrà accedere alla pensione anticipata. Un’altra cosa: per accedere alla pensione anticipata con Quota 41, come spiegato sopra, è necessario aver versato almeno un anno di contributi prima dei 19 anni di età. In questo caso deve trattarsi di dodici mesi di contributi effettivi e non figurativi.