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I 10 pagamenti da non eseguire mai in contanti: rischi grosso

La legge prevede delle ipotesi in cui non è possibile o è sconsigliato pagare in contanti. Ecco gli accorgimenti per evitare sanzioni.

L’utilizzo di carte di credito, bancomat e bonifici al posto del denaro contante è molto più diffuso rispetto al passato.

divieto di pagare in contanti
In alcuni casi, è vietato effettuare pagamenti in contanti (lamiapartitaiva.it)

In alcune ipotesi, esiste un vero e proprio divieto di effettuare pagamenti tramite contanti.

I divieti di pagamento in contanti sono quelli imposti dalla Normativa sull’antiriciclaggio. In particolare, devono essere utilizzati mezzi di pagamento tracciabili per le operazioni tra privati e tra privati e Pubblica Amministrazione pari o superiori a mille euro.

In caso di violazione, la sanzione applicabile va da 2 mila a 50 mila euro.

La norma vale per ogni tipologia di scambio, ad eccezione dei prelievi e dei versamenti su conto corrente.

Allo stesso modo, è vietato il frazionamento in rate di importo inferiore, al solo fine di eludere la normativa. Sono esclusi solo i pagamenti dilazionati oggetto di un precedente accordo contrattuale (ad esempio, la parcella dell’avvocato).

Anche per le spese mediche ci sono dei vincoli al contante, legati alla possibilità di detrarre al 19% i costi in Dichiarazione dei Redditi. Sono oggetto di detrazione, infatti, solo i pagamenti elettronici.

È possibile usare il contante solo per gli acquisti presso le farmacie, per comprare dispositivi medici (ad esempio protesi), per effettuare visite ed esami nelle strutture pubbliche o in quelle private convenzionate con il SSN.

Non utilizzare i contanti per le seguenti operazioni! Ecco come evitare problemi con la legge

La legge prevede che, per il versamento della retribuzione ai lavoratori domestici, non sussiste l’obbligo del bonifico bancario. Conviene, però, utilizzare sempre strumenti elettronici, per evitare ripercussioni da parte del lavoratore.

obbligo di pagamento con strumenti tracciabili
Occorre sempre pagare con strumenti tracciabili per avere una prova (lamiapartitaiva.it)

Per gli interventi edilizi, si possono richiedere le detrazioni fiscali previste dai vari Bonus casa. È, però, obbligatorio effettuare i pagamenti tramite bonifico parlante, cioè munito di una specifica causale. Se, dunque, si paga in contanti, si perde la possibilità di richiedere le agevolazioni.

Allo stesso modo, è possibile beneficiare del Bonus mobili per l’acquisto di arredamento ed elettrodomestici, ma solo se si paga tramite bonifico (è sufficiente quello semplice).

Un altro fondamentale caso per il quale è necessario ricorrere a strumenti di pagamento tracciabili è la stipula di un mutuo, per la quale è preferibile utilizzare il bonifico, per avere una prova dei versamenti.

È, poi, sempre opportuno (anche se non obbligatorio) non ricorrere ai contanti per avere la prova di un acquisto o di un pagamento. Ad esempio, nell’ipotesi in cui si desideri effettuare il cambio merce, è necessaria la fattura o lo scontrino, ma si può esibire anche l’estratto conto della carta di credito.

Anche per la dimostrazione del pagamento dei canoni di locazione è fondamentale munirsi di strumenti elettronici, così come per l’adempimento degli oneri condominiali. In questo modo, si evitano possibili ingiunzioni di pagamento e si è esonerati dall’obbligo di conservazione di tutte le ricevute di versamento rilasciate dall’amministratore.

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