Ci sono novità da parte dell’Agenzia delle Entrate per le vendite online e ulteriori obblighi per i gestori delle piattaforme digitali.
Entro il 31 gennaio 2024, i gestori delle piattaforme online di e-commerce residenti in Italia o nei Paesi UE dovranno inviare all’Agenzia delle Entrate i dati riguardanti le vendite di beni e servizi che sono state compiute attraverso i propri siti e app.
Questo nuovo onere è dovuto dall’esigenza di controllare tutti i redditi percepiti dalle attività svolte sul web e di conformarsi a quanto sancito dalla Direttiva direttiva UE Dac7, adottata dall’Italia tramite il Decreto Legislativo n. 32 del 1° marzo 2023.
Con un provvedimento del 20 novembre 2023, l’Agenzia delle Entrate ha specificato in che modo i dati reddituali dovranno essere trasmessi da parte dei gestori delle piattaforme online. Oltre alla scadenza del 31 gennaio 2024 per l’invio della comunicazione sui redditi percepiti dalle vendite telematiche, è stato fissato al 29 febbraio 2024 il termine per la comunicazione, da parte del Fisco, dei dati posseduti alle Amministrazioni fiscali degli altri Stati UE.
L’obbligo di comunicazione da parte dei gestori non riguarda solo gli e-commerce ma anche gli affitti oppure il noleggio e l’offerta di servizi personali, effettuati attraverso le varie piattaforme.
Comunicazione dei redditi derivanti da vendite online: per chi scatta il nuovo obbligo?
La dichiarazione dei redditi percepiti dalle vendite online non riguarderà i grandi fornitori del settore alberghiero, che sono già tenuti a ulteriori comunicazioni. Lo stesso varrà anche per i piccoli venditori, con meno di 30 attività e con un guadagno non superiore a 2 mila euro annui.
L’Agenzia delle Entrate ha, inoltre, specificato quali sono le regole che devono seguire i gestori stranieri non qualificati in Europa, quando, per esempio, sono costretti a comunicare le informazioni relative a operatori interessati da attività di affitto di immobili che si trovano in Italia.
Da questo nuovo obbligo, si stima un’entrata per le finanze pubbliche di circa 30 miliardi di euro, perché inizieranno ad essere dichiarati redditi relativi a vendite online che finora non erano state prese in considerazione dal Fisco. Entro il 29 febbraio 2024, l’Agenzia delle Entrate entrerà in possesso di tutte le informazioni relative ai redditi percepiti dai venditori che risiedono in Italia ma sono interessati in attività che si sono svolte in altri Stati.
Si tratta di un’ottima novità, che si inserisce nell’ambito del progetto di digitalizzazione del Fisco e che consentirà di analizzare attentamente i redditi scaturenti da attività di vendita online di beni, servizi o prestazioni.