Quando una banca vi fa una rata di finanziamento troppo elevata avete la possibilità di abbassarla. Ecco il metodo da mettere in pratica.
Può succedere in alcuni casi che una banca vi faccia improvvisamente una rata di restituzione del finanziamento più alta di quanto previsto. Facendo i calcoli potreste accorgervi che tale aumento non ha alcun fondamento da nessuna parte e la banca stia provando a fregarvi. Fortunatamente questi casi sono stati sviscerati in passato e possono essere combattuti ad armi pari. Ecco cosa fare.
Un finanziamento richiesto ad una banca può tornare utile in moltissimi casi. Pensiamo ad esempio ad un mutuo per una casa oppure la richiesta di finanziamento per l’apertura di un’attività; queste sono solo alcune delle possibili cause che porterebbero un privato a richiedere un finanziamento ad una banca. Il finanziamento deve poi essere restituito e questo può diventare complesso nel caso le rate finiscano per alzarsi improvvisamente senza alcun apparente motivo.
Si tratta di un’eventualità che può accadere a volte e coglie molti alla sprovvista. Nonostante il contratto preveda una certa cifra per le rate del finanziamento d’improvviso può arrivare una rata più alta già subito dopo la prima. La giustificazione della banca è spesso che nella cifra concordata all’inizio non erano inclusi gli oneri assicurativi.
Quando questo accade il privato che ha stabilito il finanziamento può agire in giudizio contro l’istituto di credito per l’usurarietà del tasso di interesse. Considerando i precedenti giuridici in materia si può tracciare un percorso che permette di avere la meglio sull’istituto di credito in caso si arrivasse a giocarsi la ragione in tribunale.
Come farsi abbassare la rata del finanziamento: metodo pratico
La discriminante in casi come questo è il contratto stipulato inizialmente e il fatto che la banca abbia deliberatamente nascosto alcune spese quando c’è stata la stipula dell’accordo. Accade spesso che le banche decidano di nascondere eventuali aumenti futuri delle rate del mutuo in modo da poter avere contratti più vendibili ai propri clienti, ma che possono manipolare come vogliono.
Su questo punto si è pronunciata la Corte di Cassazione con una sentenza del 29 gennaio 2024 dicendo che dal calcolo della rata del finanziamento possono essere escluse in sede di contratto soltanto le tasse e le imposte. Questo significa che ogni altra spesa o onere che la banca aggiunge come giustificazione per un aumento della rata del finanziamento non sono giustificabili in tribunale. Anche gli oneri di assicurazione in caso di morte, invalidità o perdita di lavoro di chi sottoscrive il contratto devono essere specificate e incluse nella rata.
Nel caso specifico la banca ha fatto ricorso contro il cliente perché non accettava il suo ricorso in giudizio. La Corte di Cassazione rigettato il ricorso della banca rendendo questo un precedente importante per tutte le persone nella stessa situazione dell’uomo protagonista della vicenda.
Quindi se anche a voi capiterà di trovare una rata di finanziamento che non corrisponde ai calcoli delle spese messe nel contratto di finanziamento non dovrete aver paura di citare in giudizio l’istituto di credito.