Scopri le novità della Gestione Separata Inps nel 2024: gli importi dei contributi sono stati aggiornati. Quanto dovrai pagare quest’anno?
Rituali annui, come le stagioni che cambiano, portano con sé l’adeguamento degli importi dei contributi nella Gestione Separata dell’Inps. Quest’anno, il ballo dell’inflazione ha orchestrato un aumento del 5,4% nelle tariffe rispetto all’anno precedente. Un incremento che, come un’onda crescente, si riflette sui versamenti necessari per garantire un anno completo di assicurazione pensionistica obbligatoria. Tuttavia, è interessante notare che la spesa è in gran parte sostenuta dai committenti, che si fanno carico di due terzi degli oneri per i collaboratori.
Le dettagliate informazioni su questo aumento sono racchiuse nella recente circolare Inps n. 24 del 29 gennaio 2024. Questo documento, come una mappa preziosa, rivela le tariffe aggiornate con le nuove aliquote per i lavoratori parasubordinati, collaboratori e autonomi. Una novità degna di nota è l’obbligo di iscrizione alla Gestione Separata Inps per gli sportivi dilettanti che superano i 5.000 euro annui di reddito.
Il palcoscenico del 2024 presenta nuove aliquote contributive per coloro che si esibiscono nella Gestione Separata. Nel periodo compreso tra il 1 gennaio e il 31 dicembre 2024, tutti gli importi si adattano all’aumento del 5,4% dell’inflazione dell’anno precedente. Le tabelle esaustive nella circolare Inps forniscono una guida precisa su quanto bisogna periodicamente versare per mantenere la propria polizza assicurativa pensionistica.
Parlando di cifre, nel 2024 i professionisti con partita IVA dovranno sborsare 210 euro in più rispetto all’anno precedente per ottenere una copertura pensionistica annuale. Una cifra che si traduce in 4.800,79 euro totali, corrispondente al 26,07% del reddito dichiarato. I collaboratori, invece, sentiranno un aumento di 319,12 euro, portando la loro cifra annuale a 4.419 euro.
La circolare Inps non si ferma qui, aggiornando anche i minimi e massimi contributivi. Ora il massimale è salito a 119.650 euro all’anno, oltre il quale potrete godere di un momento di pausa dai versamenti. Ma occhio al minimo, ora fissato a 18.415 euro: al di sotto di questa soglia, anche se verserete l’aliquota minima del 35,03%, pari a 6.450 euro all’anno.
Le aliquote contributive mantengono la loro precisione: 26,23% per i professionisti con partita IVA e 35,03% per i collaboratori senza partita IVA. In altre parole, su un reddito annuo di 25.000 euro, un collaboratore dovrà esibirsi con un versamento di 8.757 euro, dei quali due terzi sono a carico del committente.
I professionisti già iscritti a un altro fondo previdenziale obbligatorio o titolari di pensione godono di una riduzione dell’aliquota al 24%. I versamenti devono essere effettuati entro il 16 del mese successivo al pagamento dei compensi, utilizzando il modello F24 telematico. Per i liberi professionisti, questa responsabilità rimane saldamente nelle loro mani, con i versamenti effettuati alle scadenze fiscali previste per il pagamento delle imposte sui redditi.
Questo modello di gestione patrimoniale porta con sé una serie di implicazioni legali e pratiche…
La bocciatura dell'emendamento per alleggerire la tassazione sulle plusvalenze immobiliari solleva interrogativi sul futuro del…
Il Bitcoin supera gli 86.000 dollari, alimentato da promesse politiche e rinnovato interesse degli investitori,…
Dina Boluarte e Xi Jinping si incontrano a Lima per inaugurare il mega-porto di Chancay,…
Cresce in Italia la mobilitazione per abrogare la legge sull'Autonomia Differenziata, con oltre un milione…
La Consob avverte sulle crescenti frodi finanziarie su WhatsApp, dove truffatori utilizzano nomi noti per…