Subire un furto in casa non è piacevole, a volte però chi vive in un palazzo può avere diritto a indennizzo, ecco quando.
L’abitazione è ritenuta un po’ da tutti come un luogo in cui potersi rifugiare, specialmente quando si è reduci da una giornata stancante e si pensa che il focolare domestico possa rasserenarci. Questa idea può essere ancora più forte se si stanno sostenendo sacrifici non da poco per l’acquisto, per questo non si può che sentirsi fortemente amareggiati quando si è vittime di un furto in casa, episodio ancora oggi troppo diffuso.
Almeno fino a qualche tempo fa difficilmente i ladri entravano in azione quando i proprietari erano presenti, per questo potevano essere soliti verificare tempestivamente quando fosse meglio agire, ora invece spesso non è più così. Sentirsi violati è più che naturale, al punto tale che si può arrivare a perdere a lungo la serenità.
Subire un furto in casa può essere desolante, addirittura può fare scattare un senso di colpa perché si tende a pensare se si sarebbe potuto fare qualcosa per evitare che questo potesse accadere. In casi simili, infatti, non si pensa solo alla perdita materiale, ma anche a quella affettiva, che si può avvertire se ad esempio vengono sottratti dei gioielli a cui si era affezionati.
La situazione potrebbe essere però parzialmente differente per chi vive in un palazzo. In questo caso il condominio è tenuto per legge a mettere in atto le precauzioni necessarie a preservare lo stabile e la sicurezza degli abitanti. Si dovrà quindi verificare se ci sia stata una possibile negligenza che può avere favorito l’azione dei ladri.
L’idea che possa esserci stata una disattenzione può essere però fatta valere solo se ci si rende conto che chi avrebbe dovuto mettere in sicurezza l’immobile non lo ha fatto, o almeno non nel modo necessario. Si deve quindi cercare di capire se l’episodio possa essere considerato “caso fortuito”, quindi legato a una sensazione di sfortuna che si deve mettere in conto in momenti simili.
Da valutare anche il ruolo svolto dai sistemi di allarme, che possono essere un ottimo strumento di prevenzione. Se questi dovessero non funzionare adeguatamente a causa di un guasto o dovessero essere manomessi dai malviventi, si può parlar di caso fortuito. Qualora invece ci fossero stati già dei problemi e non si sia fatto niente per correre ai ripari, il condominio è dovuto a risarcire parte dell’entità del danno subito.
E’ bene inoltre verificare, magari attraverso le telecamere, se ci siano stati cancelli o porte aperte, che possono avere facilitato l’operato dei criminali. Se questo scaturisce dalla cattiva abitudine o da una dimenticanza di altri condomini, la richiesta di indennizzo può partire. Il risarcimento è inoltre obbligatorio se sull’edificio sono presenti ponteggi e impalcature utili per dei lavori, se questi hanno facilitato l’irruzione la vittima dell’episodio riceverà una cifra ad hoc.
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