Brutta notizia per i lavoratori, che tra pochi giorni dovranno rinunciare a 100 euro dalla busta paga: ecco perché verranno tolti.
Non arriva questa volta una buona notizia per i lavoratori, che invece dal prossimo dicembre potrebbero beneficiare di una tredicesima più alta: nei prossimi giorni, proprio in concomitanza con l’arrivo dei mesi estivi, dovranno rinunciare ad una somma non indifferente in busta paga.
La perdita di questa cifra ( non altissima ma comunque significativa nello stipendio) lascia l’amaro in bocca a molti lavoratori, ma è dipesa da una particolare situazione facilmente analizzabile; tutto dipende dal tipo di contratto che si ha e da un altro bonus in arrivo.
L’estate, per molti, è spesso sinonimo di tante spese e dunque in tanti dovranno cominciare a fare bene i conti: ecco perché ci sarà da rinunciare a questi 100 euro, una “beffa” che in tanti non avrebbero voluto subire.
I lavoratori dipendenti che hanno un determinato tipo di contratto potranno beneficiare, tra le buste paga di giugno e di luglio, della quattordicesima; soldi in più da poter utilizzare e che sicuramente fanno piacere, ma che parallelamente portano alla perdita di 100 euro. Come sottolinea il sito money.it, infatti, anche quest’anno (come nel 2023) l’importo dello stipendio sul quale si basa la quattordicesima dovrebbe essere più basso, fino a un massimo di 100 euro.
Questo perché la quattordicesima non permette di beneficiare dello sgravio contributivo applicato in busta paga, da cui nasce appunto l’aumento fino a 100 euro. Se viene aggiunta la quattordicesima, quindi, lo stipendio subisce un taglio: fortunatamente per il lavoratore la situazione resta comunque positiva e, grazie alla quattordicesima, può ricevere una cifra decisamente maggiore da poter utilizzare, ma il senso di “beffa” per tanti cittadini) resta comunque.
La conferma di questa particolare situazione che dovranno vivere molti lavoratori arriva dalla circolare Inps n. 7 del 24 gennaio 2023; “Nel mese di erogazione di tale mensilità aggiuntiva la riduzione contributiva potrà trovare applicazione solo nell’ipotesi in cui l’ammontare della quattordicesima mensilità o dei suoi ratei, sommato/sommati alla retribuzione imponibile, non ecceda il massimale di retribuzione mensile previsto per la legittima applicazione delle due riduzioni” si legge (sempre come riportato da money.it) nella circolare.
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