Al Governo si lavora su una proroga per le rottamazioni, una chance da parte del Fisco: cosa succede a chi non ha saldato la proprie rate.
Un’opportunità d’ultimo minuto si profila all’orizzonte per coloro che hanno omesso di saldare le rate della rottamazione quater. Si tratta di un nuovo emendamento al Decreto Milleproroghe, attualmente in fase di esame nelle commissioni Affari Costituzionali e Bilancio della Camera.
Si potrebbero, dunque, aprire nuove possibilità di sconti su sanzioni per i contribuenti inadempienti e che non hanno avuto modo di saldare i propri debiti. Vediamo allora di cosa si tratta, nel dettaglio.
Una delle ipotesi discusse è la riapertura dei termini per le prime due rate, scadute il 31 ottobre e il 30 novembre scorso. Una nuova proroga sta per essere valutata in Parlamento per coloro decaduti dalla rottamazione quater, e si dovrebbe estendere fino al 28 febbraio 2024, in aggiunta alla mini proroga precedentemente concessa e che permetteva di saldare le proprie rate entro il 18 dicembre.
Una nuova preziosa chance, questa, per i contribuenti che potranno così saldare il proprio debito rientrando comunque nella definizione agevolata. Si ricorda, comunque, che la proposta dovrà prima essere approvata dalla Ragioneria generale dello Stato. A questo proposito, la rottamazione quater, prevista dalla legge di Bilancio 2022, mirava a raccogliere complessivamente 12,4 miliardi di euro lungo tutto l’arco della rateizzazione dei pagamenti, con un costo stimato per l’Erario di ben 1,1 miliardi di euro.
Ciò comporterebbe la rinuncia alla riscossione tramite modalità ordinarie, garantendo così uno sconto significativo.
Tuttavia, le riflessioni parlamentari nel contesto del Milleproroghe si concentrano anche su altre proposte, e tra queste, oltre alla suddetta proroga, anche quella di poter garantire un tempo più esteso ai cittadini colpiti dalle alluvioni.
Il dibattito parlamentare, che entrerà nella fase decisiva con i voti in commissione la prossima settimana, dovrà affrontare non solo la questione delle rottamazioni ma anche la montagna di tasse e multe non saldate, le quali, hanno finora raggiunto la cifra di ben 1.206,6 miliardi di euro, in crescita rispetto alla fine del 2022.
Infine, l’aspetto più delicato dell’attuazione della proposta di ulteriore proroga riguarderà la prospettiva di “liberare” gli importi che non possono più essere recuperati, al termine del quinto anno successivo all’affidamento, i quali potrebbero essere restituiti agli enti creditori.
Questo modello di gestione patrimoniale porta con sé una serie di implicazioni legali e pratiche…
La bocciatura dell'emendamento per alleggerire la tassazione sulle plusvalenze immobiliari solleva interrogativi sul futuro del…
Il Bitcoin supera gli 86.000 dollari, alimentato da promesse politiche e rinnovato interesse degli investitori,…
Dina Boluarte e Xi Jinping si incontrano a Lima per inaugurare il mega-porto di Chancay,…
Cresce in Italia la mobilitazione per abrogare la legge sull'Autonomia Differenziata, con oltre un milione…
La Consob avverte sulle crescenti frodi finanziarie su WhatsApp, dove truffatori utilizzano nomi noti per…