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Fisco più moderno: basta code, quali sono i documenti scaricabili da casa

Published by
Dalma Bonaiti

Come evitare lunghe code e semplificare le pratiche fiscali, scaricando i documenti che puoi comodamente compilare e caricare da casa sul sito rimodernizzato del Fisco.

L’Agenzia delle Entrate, nell’ottica di semplificare il proprio sistema burocratico, vede nel web un alleato fidato. Nonostante non si possa ancora dire addio definitivamente alle lunghe file negli sportelli, molti progressi sono stati compiuti in questa direzione. Oggi è possibile ottenere comodamente da casa un certificato, a condizione di avere una minima dimestichezza con le nuove tecnologie. Vediamo in questo articolo quali servizi sono disponibili online.

Fisco e fisconline: cosa sono e a cosa servono

L’ente fiscale è l’entità governativa responsabile dell’imposizione e della raccolta delle imposte. In Italia, comprende anche l’Agenzia del demanio, delle dogane, delle entrate e del territorio.

Sebbene negli anni ’70 l’apparato amministrativo tributario fosse stato riformato in modo centralista tramite la riforma tributaria, a partire dagli anni ’90 si è assistito a un progressivo decentramento delle competenze fiscali a favore degli enti locali. Tale processo ha raggiunto il culmine nel 2001 con la riforma del titolo V della Costituzione, in particolare dell’art. 119 che riguarda il sistema fiscale.

Le norme statali che regolano la quantità di risorse economiche da raccogliere dai contribuenti, nota come programmazione finanziaria, sono state introdotte per la prima volta con la legge n. 468/1978. Successivamente, la legge n. 196/2009, relativa alla contabilità e alle finanze pubbliche, ha riformato l’istituto della programmazione finanziaria, coordinando il bilancio dello Stato con gli obiettivi comunitari.

In base all’art. 53 della Costituzione, tutti sono tenuti a contribuire alle spese pubbliche in base alla propria capacità economica e, quindi, indipendentemente dal beneficio ottenuto.

Al fine di distribuire il carico fiscale in modo più equo tra i cittadini, il sistema stabilisce forme di contribuzione correlate ai benefici ottenuti.

L’ambito che si occupa dello studio del fenomeno fiscale, analizzandolo in termini di efficienza, equità e razionalità della raccolta fiscale, è noto come scienza delle finanze.

Foto | kanchanachitkhamma @ Canva – lamiapartitaiva.it

Fisconline: il servizio intelligente per semplificare la gestione delle tasse

Fisconline rappresenta il servizio di riferimento per tutti i contribuenti italiani, compresi i cittadini residenti all’estero, le società e gli enti. Questo innovativo strumento permette di gestire in modo semplice ed efficiente le proprie dichiarazioni fiscali, garantendo una facilità di accesso senza precedenti.

La procedura di accreditamento a Fisconline è stata appositamente studiata per essere più snella rispetto a quella di Entratel, offrendo un’esperienza utente rapida e intuitiva. Per richiedere il PIN di accesso, è sufficiente collegarsi al sito internet https://telematici.agenziaentrate.gov.it/Abilitazione/Fisconline.jsp, in pochi click avrai a disposizione tutto ciò di cui hai bisogno per gestire in modo avanzato le tue pratiche fiscali.

Grazie a Entratel e Fisconline, l’utente avrà la possibilità di effettuare in modo semplice e veloce una vasta gamma di operazioni, tra cui:

– Il pagamento delle tasse e delle imposte, offrendo una soluzione pratica e sicura per la gestione dei pagamenti fiscali.
– La compilazione online dei modelli per i pagamenti F24, elide F24, accise F24, F23, garantendo un’efficiente gestione delle dichiarazioni fiscali e dei relativi pagamenti.
– La registrazione dei contratti di locazione online, semplificando le pratiche burocratiche legate alla locazione immobiliare.
– La trasmissione del modello RLI e degli adempimenti per la proroga, la risoluzione o cessazione del locale in locazione, offrendo un’alternativa digitale alle tradizionali procedure cartacee.
– Le opzioni per adesioni o revoche per la cedolare secca, permettendo al contribuente di gestire in modo rapido e sicuro questa particolare modalità fiscale.

La modernizzazione del fisco: un passo verso il futuro

Il progresso tecnologico ha rivoluzionato il modo in cui intratteniamo relazioni con la Pubblica Amministrazione. Ora possiamo ottenere una vasta gamma di certificati senza doverci recare fisicamente presso gli uffici. Questo è un grande sollievo per i cittadini italiani che da tempo desiderano un alleggerimento delle procedure burocratiche.

Negli ultimi anni, le regole del gioco sono cambiate radicalmente grazie alla diffusione di metodi di identificazione digitale come Spid, Cie e Cns. Utilizzando uno di questi strumenti, è possibile richiedere numerosi documenti in formato digitale, pronti per essere stampati al momento del bisogno. Basta avere un dispositivo elettronico, come un computer, un tablet o uno smartphone, un minimo di dimestichezza con la tecnologia e qualche minuto del proprio tempo.

Nel caso in cui non si disponga dei dati di accesso Spid, Cie o Cns, sarà necessario compilare il modulo AA4/8 o l’AA5/6 e inviarlo all’Agenzia delle Entrate tramite Pec o, in alternativa, consegnarlo di persona, specificando chiaramente nell’oggetto la richiesta del certificato, e così via.

Questa modernizzazione del fisco rappresenta un passo avanti verso il futuro, consentendo ai cittadini di risparmiare tempo e semplificando la loro relazione con la Pubblica Amministrazione.

Grazie alla piattaforma online della Pubblica Amministrazione, è possibile richiedere in modo semplice e veloce il certificato che attesta l’assegnazione regolare del codice fiscale. Questo certificato, che include anche un codice a barre identico a quello presente sulla tessera inviata per posta, può essere utilizzato al posto del documento fisico. Basta accedere alla propria area personale e dirigersi alla sezione dedicata alle richieste di certificazione. In pochi minuti, il documento sarà a disposizione.

Inoltre, è possibile richiedere anche il certificato di attribuzione della partita IVA. Nella stessa sezione menzionata, troverai una richiesta già pronta, che potrai completare facilmente accedendo con le tue credenziali.

Soluzione semplice per ottenere informazioni sul proprio reddito e altri certificati

Non occorre preoccuparsi nemmeno se si deve verificare l’ammontare del proprio reddito in un periodo di imposta specifico. È sufficiente richiedere un’attestazione della propria situazione reddituale. Tuttavia, questa procedura richiede un po’ più di tempo.

Per ottenere questa certificazione, è necessario presentare una richiesta formale all’ufficio competente. Questo può essere fatto personalmente o tramite un delegato. In alternativa, si può optare per l’invio tramite posta elettronica certificata (PEC) con il soggetto “Attestazione situazione reddituale”.

Tuttavia, tutto questo ha un costo. È richiesto un bollo del valore di 16 euro per ogni documento, insieme a 3,10 euro da versare come tributi speciali, con un supplemento di 0,15 euro per ogni pagina successiva alla prima per i tributi speciali. Per effettuare i pagamenti, è possibile utilizzare il modello F24 utilizzando i seguenti codici tributo:

– 1599 per l’imposta di bollo;
– 1538 per i tributi speciali.

Ma l’elenco dei documenti richiedibili non finisce qui. Include anche un certificato di residenza fiscale, che richiede un’apposita istanza presso l’ufficio competente. Le modalità per ottenere questo certificato sono molto simili a quelle già descritte, ad eccezione dell’esenzione del bollo, ma non dei tributi speciali mediante il codice tributo 1538. È importante notare che se si sceglie di utilizzare la PEC, è necessario specificare l’oggetto “Attestato di residenza fiscale”.

Proseguendo con l’elenco, c’è anche il certificato dei carichi pendenti, che richiede una specifica istanza e il modulo RTF. Il costo è di 16 euro per il bollo, per ogni singola pagina, e 12,40 euro per i tributi speciali. Per ogni pagina aggiuntiva oltre la prima, sono richiesti ulteriori 16 euro e 0,62 euro per i tributi speciali.

Infine, è possibile richiedere digitalmente anche il certificato unico dei debiti tributari, il certificato di sussistenza dei requisiti per le imprese appaltatrici e il certificato sull’esistenza di contestazioni in corso e quelle già risolte, per le quali i debiti non sono ancora stati saldati.

Dalma Bonaiti

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