Una data estremamente importante da ricordare è quella relativa alla rottamazione delle cartelle. La scadenza da non dimenticare
In tema di scadenze fiscali è bene avere a portata di mano un calendario per conoscere con il dovuto anticipo tutte le date principali relative ai versamenti da effettuare, per non rischiare di incorrere in ritardi legati a dimenticanze che, col tempo, potrebbero tradursi in un esborso maggiorato a causa delle relative sanzioni.
In tale contesto uno degli adempimenti da non dimenticare è legato al pagamento delle cartelle esattoriali con ravvedimento speciale. Scopriamo di che cosa si tratta e quali sono i tempi massimi concessi per il versamento.
Adempimenti fiscali 2024: attenzione alla data della rottamazione
Se da un lato il mese di aprile 2024 sarà sostanzialmente tranquillo per quanto concerne le scadenze fiscali, vi sono comunque alcune date che è importante conoscere per poter effettuare i relativi adempimenti nei tempi necessari ed evitare brutte sorprese. Una delle tempistiche più rilevanti in tale contesto è sicuramente quella riguardante la quinta rata del ravvedimento speciale. Ma prima di entrare nel merito iniziamo col dire che entro il 2 aprile andranno pagati bollo auto e superbollo: solitamente la scadenza di queste due imposte è il 31 marzo ma le festività pasquali produrranno, per il 2024, uno spostamento della data limite di ben tre giorni.
Passiamo ora al ravvedimento speciale, che consente ai contribuenti di sanare gli errori rilevati e non contestati nelle dichiarazioni riguardanti l’anno d’imposta in scadenza al 31 dicembre. Esso va a riguardare le violazioni relative ai tributi amministrati dall’Agenzia delle Entrate anche se restano esclusi quelli che vengono individuati in seguito ai controlli automatizzati. Ebbene i contribuenti che hanno aderito a tale forma di pagamento avranno tempo fino al 2 aprile, qualora abbiano scelto il pagamento rateale, per effettuare il versamento della quinta rata. Ricordiamo che il ravvedimento speciale è previsto dall’articolo 1, commi da 174 a 178 della legge di bilancio per il 2023 e prevede la possibilità di pagare l’importo dovuto suddividendolo in otto rate trimestrali.
Entro la stessa data inoltre occorre pagare l’ultima rata riguardante la regolarizzazione degli errori formali che fa seguito alla prima scaduta il 31 marzo 2023. Da segnalare anche la data del 10 aprile per il versamento dei contributi Inps trimestrali riguardanti le competenze del precedente trimestre, un obbligo per i datori di lavoro che hanno colf, badanti e baby sitter alle proprie dipendenze. Ed il 4 aprile, data di scadenza per la comunicazione dell’opzione in merito allo sconto o la prima cessione del credito per le spese edilizie effettuate lo scorso anno e per le rate residue non fruite delle detrazioni relative alle spese sostenute nel 2020, 2021 e 2022.