Finanziamenti e prestiti, la novità normativa offre una prospettiva più equa e trasparente per le famiglie che cercano di gestire le proprie finanze.
Il mondo dei finanziamenti e dei prestiti è stato scosso da una novità che promette di cambiare radicalmente le regole del gioco per le famiglie. L’ultima sentenza della Corte di Cassazione del 6 settembre 2023 ha stabilito un principio fondamentale.
La storia inizia nel lontano 2007, quando un privato stipula un contratto di finanziamento con un istituto di credito, estinguento anticipatamente nel 2010. Sorprendentemente, la restituzione dei costi non maturati non è garantita, portando l’individuo a una battaglia legale contro la banca. La Corte di Cassazione, con l’ordinanza del 6 settembre 2023, ha ribaltato il verdetto, stabilendo che il consumatore ha il diritto di ottenere il rimborso totale dei costi sostenuti, compresi interessi e spese.
La sentenza della Corte di Cassazione ha messo in luce la necessità di una tutela effettiva del consumatore nel credito al consumo. La nullità di clausole che escludono il rimborso dei costi in caso di estinzione anticipata è stata sottolineata come un mezzo per evitare significativi squilibri nei contratti, garantendo equità tra le parti. La novità normativa, sottolineata dalla sentenza Lexitor del 2019 e successive modifiche legislative, ha messo fine a una lunga disputa riguardo alla restituzione dei costi in caso di estinzione anticipata.
Il legislatore italiano è intervenuto nel 2021, adeguando l’articolo 125 sexies TUB alla sentenza Lexitor: in caso di estinzione anticipata di un finanziamento, oggi i consumatori hanno diritto al rimborso di tutti i costi del credito, compresi interessi e spese. Tuttavia, la retroattività è stata limitata, suscitando un’ulteriore discussione che ha portato la Corte Costituzionale nel 2022 a dichiarare l’illegittimità costituzionale di alcune disposizioni.
Questa novità non solo offre ai consumatori una maggiore chiarezza sui loro diritti ma rappresenta anche un cambiamento significativo nella tutela dei contraenti deboli nel settore finanziario. Il consumatore, definito come la parte contrattuale in una condizione di inferiorità rispetto al professionista, ha ora un meccanismo di difesa più robusto contro clausole vessatorie.
In pratica, questo cambiamento rivoluzionario significa che le famiglie hanno ora il diritto di chiedere il rimborso di tutti i costi sostenuti in caso di estinzione anticipata di un finanziamento. Questo include non solo gli interessi ma anche commissioni e altre spese connesse al contratto di credito. La novità normativa rappresenta una vittoria significativa per i consumatori nel settore dei finanziamenti e dei prestiti: questa rivoluzione nel panorama finanziario offre una prospettiva più equa e trasparente, portando beneficio diretto alle famiglie che cercano di gestire al meglio le proprie risorse finanziarie.
La Consob avverte sulle crescenti frodi finanziarie su WhatsApp, dove truffatori utilizzano nomi noti per…
AirTag 2, in arrivo nel 2025, promette miglioramenti significativi in prestazioni e sicurezza, mantenendo il…
Le economie dell'Europa dell'Est, colpite dal rallentamento tedesco e dalla crisi industriale, affrontano sfide significative,…
Weekend turbolento per i viaggiatori italiani: uno sciopero di 24 ore senza fasce di garanzia…
Brembo riporta ricavi di 2,93 miliardi di euro nei primi nove mesi del 2024, con…
Mara Venier condivide le sue fragilità e esperienze dolorose in un'intervista, affrontando temi di violenza,…