È chiamato anche “No Tax Area Università” e prevede fino all’esonero totale del pagamento del contributo tassativo. Scopriamo i dettagli.
Studentesse e studenti facenti parte di nuclei famigliari con redditi annuali al di sotto dei 30.000 Euro – che si riducono a 22.000, come approfondiremo tra poco – ma anche studentesse e studenti meritevoli, con un’elevata media di voti ed ottimi risultati accademici conseguiti: questa la platea di beneficiari del Bonus Università 2024, che prevede l’esonero dal pagamento del contributo omnicomprensivo annuo.
L’esonero potrà essere di tipo parziale oppure totale: in quest’ultimo caso, studentesse e studenti potranno beneficiare dell’esonero definito “No Tax Area Università” previsto dalla Legge di Stabilità 2017 e disciplinato dal Decreto MUR numero 1014 promulgato il 3 Agosto 2021. Il Bonus è destinato a studenti di corsi universitari triennali e magistrali.
I requisiti, pur essendo per “massima e principio” gli stessi per tutti gli Atenei dello Stivale, possono variare formalmente per ciascuna Università: per questo motivo, agli studenti interessati e richiedenti è consigliato consultare la Segreteria dell’Ateneo frequentato per conoscere la specifica procedura da seguire per avanzare la domanda ed ottenere il beneficio. Approfondiamo tuttavia le caratteristiche principali del Bonus secondo i criteri generali stabiliti dal MUR.
Bonus Università 2024: le percentuali di esonero e a chi spettano
In termini di condizioni economiche del nucleo famigliare di appartenenza, il Bonus Università 2024 concede il 100% di esonero dal contributo omnicomprensivo per l’iscrizione all’Università per le studentesse e gli studenti con indicatore ISEE fino al valore massimo di 22.000 Euro all’anno; l’80%, invece, viene riservato a ISEE compresi tra i 22.000 Euro ed i 24.000 Euro. Le ultime tre riduzioni, invece, rispettivamente pari al 50%, al 25% ed al 10%, si riferiscono ad ISEE tra i 24 ed i 26.000 Euro, tra i 26 ed i 28.000 Euro e, infine, tra i 28 ed i 30.000 Euro.
Sussistono, tuttavia, costi esclusi dal Bonus e dunque pendenti sulle studentesse e sugli studenti che otterranno l’accesso al beneficio. Si tratta di tre imposte e di una tassa regionale, ovvero dell’imposta del bollo, dell’imposta dell’esonero, dell’imposta di graduazione dei contributi e della tassa regionale per il diritto allo studio. Quest’ultima può essere coperta da borse di studio ottenute per merito, per la mobilità o per l’esonero previsto dalla Legge 549 del 1995.
In quanto alle tempistiche ed alle modalità di presentazione della domanda, ogni Ateneo decide autonomamente la scadenza nonché la procedura da seguire. Per questo motivo, le studentesse e gli studenti interessati potranno ottenere tutte le informazioni utili in merito rivolgendosi presso la Segreteria della propria Università.