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Fermo amministrativo auto addio: avvocato spiega come difendersi nel 2024

Un avvocato ci illustra come è possibile difendersi, nel 2024, dal fermo amministrativo: ecco cosa bisogna sapere.
Nel corso di un anno ci sono tantissime spese da dover affrontare. Alcune di esse sono obbligatorie, dalla quale non si scappa, altre invece sono accessorie ma necessarie da sostenere. Altre ancora sono impreviste, e che se non sostenute possono portare a conseguenze spiacevoli. Una vita difficile lo è particolarmente per chi è in possesso di un’automobile, che deve prevedere spese abbastanza alte durante l’anno.

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Fermo amministrativo: ecco come difendersi nel 2024 – lamiapartitaiva.it
Tra spese assicurative e di benzina, ci sono gli inconvenienti come possono essere dei bolli auto non pagati o delle multe, oltre a quelle che possono essere le spese di manutenzione ordinaria. E il rischio che queste possano tramutarsi in qualcosa di più pericoloso, come un fermo amministrativo, è davvero reale. Ma come è possibile proteggersi, nel 2024, da questo provvedimento? Un avvocato ci spiega come fare.

Fermo amministrativo: come difendersi nel 2024

Un fermo amministrativo è una sanzione che può seriamente ridimensionare la libertà di muoversi autonomamente con la propria auto. Generalmente, viene emesso quando il proprietario del veicolo ha contratto delle sanzioni o mancato dei pagamenti, che se reiterati, possono portare a questo provvedimento. Un provvedimento che può rifarsi sia sul veicolo in questione, sia su tutti quelli che il proprietario possiede.

come difendersi dal fermo amministrativo
Ecco come difendersi dal fermo amministrativo – lamiapartitaiva.it
Ma ci si può difendere da un fermo amministrativo? Ebbene, se si vanno a scandagliare quelle che possono essere le falle di questo provvedimento, è possibile capire come proteggersi. Infatti, bisogna fare molta attenzione a dei punti fondamentali. Ad esempio, se il fermo è su un bene strumentale di un impresa o professionista, è una limitazione dell’azione di recupero per la riscossione. Infatti, il proprietario deve dimostrare all’agente di riscossione l’utilità totale del mezzo.

Altri casi in cui il fermo è illegittimo

Un altro caso che può far diventare illegittimo il provvedimento, è la mancata notifica della cartella di pagamento al contribuente, o se va ad un indirizzo sbagliato. Il contribuente, infatti può impugnare o dimostrare che non è stata mai ricevuta. Così come il mancato preavviso di fermo amministrativo, può essere impugnato per fare ricorso. Infatti, l’ente ha l’obbligo entro 30 giorni prima della misura cautelare, ha l’obbligo di notificarla al contribuente.
Così come la prescrizione del credito, è un motivo valido per poter impugnare la misura, se ad esempio sono decorsi i termini prescritti della misura, senza che atti interruttivi della prescrizione, come solleciti di pagamento, che rinnovi i termini di prescrizione. Infine, se manca uno solo degli elementi essenziali identificativi, come tipo del bene (ad esempio la targa), le somme di iscrizione, i termini e l’ente presso cui presentare ricorso, oppure il responsabile del procedimento. Tutti elementi che possono rendere non valido il fermo amministrativo.
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