Dal 2024 è scattato l’obbligo di emissione di fattura elettronica, anche per i forfettari. Se hai una fattura da pagare controlla questa dicitura.
Dal 2024 anche le partite IVA in regime forfettario devono emettere fattura elettronica. È importante capire come funziona questo documento ed evitare una dicitura che potrebbe comportare un doppio pagamento delle tasse.
Quando si compila la fattura elettronica, i clienti forfettari hanno la possibilità di addebitare l’imposta di bollo al committente. Stiamo parlando dell’imposta del valore di idee 2 euro, che si applica tutte le fatture che superano un determinato importo (77,47 euro).
Tuttavia, bisogna fare attenzione ad una dicitura che potrebbe comportare una doppia tassazione.
Fattura da pagare: ecco cosa devi controllare per evitare i rischi
I contribuenti che operano in regime forfettario devono assoggettare a tassazione anche l’imposta di bollo addebitata al cliente. Il bollo deve essere esplicitato nella fattura stessa e come specificato dall’Agenzia delle Entrate:
“si ritiene che l’importo del bollo addebitato in fattura al cliente assuma la natura di ricavo o compenso e concorra alla determinazione forfettaria del reddito soggetto ad imposta sostitutiva, secondo quanto disposto dall’articolo 4 della legge n. 190 del 2014.”
Se può evincere che anche i forfettari, che sono obbligati alla fatturazione elettronica, devono inserire il bollo addebitato al cliente in maniera tale che costituisca posta reddituale. Per questo motivo va inserito all’interno del documento elettronico come codice IVA N2.2. Ricordiamo che sono esenti dall’imposta di bollo le fatture, le ricevute, le note di credito e debito, i conti e simili documenti che riguardano operazioni soggetti all’applicazione dell’IVA.
In base a quanto stabilito dal decreto del ministero delle Finanze il 4 dicembre 2020, l’imposta di bollo applicato sulle fatture elettroniche deve essere versato entro l’ultimo giorno del secondo mese successivo alla chiusura del trimestre. Il versamento deve essere effettuato da soggetto che ha emesso la fattura e ha ottenuto il pagamento dell’imposta dal cliente. Per regolarizzare la propria posizione è necessario che il contribuente effettui l’accesso all’area personale dell’Agenzia delle Entrate, con la propria identità digitale.
Qui sarà possibile effettuare il versamento su base trimestrale, per tutte le fatture emesse in quel determinato arco di tempo. Occorre ricordare che la regola sul tempo utile è necessario per effettuare il versamento dell’imposta di bollo subisce una deroga per il trimestre aprile, maggio e giugno.
In questo caso, infatti, il titolare di partita IVA non dovrà attendere il secondo mese successivo alla chiusura del trimestre, ovvero ottobre, ma dovrai effettuare il pagamento entro il 30 settembre.