Fabio Testi ha parlato della sua misera pensione e di come fa a sopravvivere: ecco il suo appello accorato.
L’attore Fabio Testi ha emozionato tutti parlando delle sue attuali condizioni. Ha spiegato infatti che riesce a sopravvivere, ma che la sua pensione è davvero misera e quindi ha lanciato un appello che ha commosso i suoi fan.
Una vita di successi e obiettivi raggiunti non è servita a Fabio Testi per assicurarsi una pensione decente. L’attore ha emozionato tutti raccontando come viva oggi con una pensione davvero bassa e che, proprio per questo motivo, ha dovuto partecipare anche al Grande Fratello. Il suo accorato appello ha commosso in molti: ecco come stanno veramente le cose.
La pensione di Fabio Testi: quali sono le reali condizioni dell’attore
L’attore, che ha avuto una carriera ricca di successi e ha girato tantissimi film, è stato anche premiato per la sua carriera all’Alziator, un riconoscimento speciale che la città di Cagliari gli ha conferito. In quell’occasione ha parlato della sua vita, sia sentimentale che economica. “Ormai si parla di me solo per i flirt, ma la verità è che ho girato più di cento film“. Ha poi spiegato infatti come faccia oggi a vivere con una pensione che non rispecchia per nulla la sua vita fatta di successi e sacrifici, senza un vero ritorno economico effettivo a quanto pare.
Alle pagine de La Nuova Sardegna ha rilasciato le sue più intime confessioni. Fabio Testi ha infatti partecipato qualche anno fa al Grande Fratello Vip. il famoso reality show, solo per avere una nuova visibilità . Alla ricerca delle luci della ribalta che lo potessero riscattare, Testi si è trovato a suo agio in un ambiente abbastanza insolito, ma pur sempre parte del mondo dello spettacolo. E a Vero Tv: “Sarei pronto a partecipare nuovamente. È stata un’esperienza divertente“. Un appello ad Alfonso Signorini che forse potrebbe valutare la sua figura per una prossima edizione?
Oggi però Fabio Testi vive con soli 1100 euro al mese di pensione, infatti continua a recitare anche se ammette di far parte di un recital in cui legge poesie d’amore. Insomma uno spettacolo destinato a un pubblico di nicchia. “Devo dire che sono stato fortunato, perché ho vissuto il momento più bello del cinema italiano. Dagli anni Settanta ai Novanta. Mi sono trovato nel posto giusto al momento giusto. Sono felicissimo di avere partecipato a quella che è una grande industria del nostro Paese“. Ora le cose sono molto diverse, ma bisogna pur accettare le sconfitte.