L’apertura della successione comporta il pagamento di alcuni oneri da parte degli eredi. A chi spetta pagare le spese notarili?
Gli eredi sono obbligati al pagamento di una serie di imposte , tra cui le spese notarili.
Come vengono suddivisi i pagamenti tra gli eredi e in che modo si ripartiscono le spese? Gli onorari del notaio devono essere versati da:
- gli eredi, cioè coloro che hanno accettato l’eredità;
- i legatari, cioè coloro che hanno ricevuto un determinato bene (cd. legato);
- i chiamati all’eredità, cioè i soggetti citati nel testamento ma che non hanno ancora deciso se accettare.
In pratica, gli unici che sono sollevati dal versamento delle spese notarili sono coloro che rinunciano all’eredità.
Tali spese sono ripartite tra tutti gli eredi a seconda della loro quota di partecipazione all’eredità. Di conseguenza, chi ha ricevuto la parte più grande dovrà pagare una cifra più elevata.
Nel caso in cui un erede non adempie, il notaio ha il diritto di rivalersi sugli altri oppure su uno di essi. Vige, infatti, la cd. responsabilità solidale, in virtù della quale il notaio può pretendere il pagamento dell’intera somma che gli spetta anche solo da un erede.
Pagamento delle imposte di successione da parte degli eredi: in che modo vanno ripartite?
Le regole relative alla suddivisione delle spese notarili si applicano anche alle tasse di successione.
Tutti gli eredi sono, dunque, tenuti a versare la propria quota ma, allo stesso tempo, l’Agenzia delle Entrate può chiedere il saldo complessivo anche ad un solo erede, se gli altri sono inadempienti. Anche nei rapporti con il Fisco c’è, dunque, la responsabilità solidale.
Colui che paga anche per gli altri eredi potrà, ovviamente, rivalersi su tutti, eventualmente chiedendo al giudice la restituzione degli importi anticipati. C’è, tuttavia, un’eccezione per un soggetto, ossia per il legatario, che è tenuto al pagamento dell’imposta di successione soltanto in proporzione al proprio legato.
In relazione ai debiti del defunto, invece, non vige il principio della responsabilità solidale e, quindi, ogni creditore può pretendere dall’erede solo la cifra corrispondente alla quota della propria eredità. L’unica eccezione a tale regola si riferisce a eventuali debiti IRPEF del defunto, il cui pagamento può essere richiesto dall’Agenzia delle Entrate da anche solo un erede.
Segnaliamo, infine, che, oltre alle imposte di successione e alle spese per la parcella del notaio, gli eredi devono sostenere molti altri costi, come quelli relativi al funerale, alle eventuali bollette da saldare, agli oneri condominiali, all’amministrazione dell’eredità. Anche in questi casi, le spese sono suddivise tra tutti gli eredi in base alla propria quota.