Chi è alla ricerca di occupazione può puntare gli occhi verso Milano: si cercano 10mila persone da assumere subito
Sono tante le persone disoccupate e quindi alla ricerca di un posto di lavoro. Una delle piaghe sociali degli ultimi anni in Italia, infatti, è proprio la disoccupazione. Tantissimi giovani sono costretti a lasciare il nostro Paese per cercare fortuna all’estero mentre altri si ritrovano nel vortice dell’incessante ricerca di un lavoro.
Per tutte le persone che sono alla ricerca di una occupazione arriva una buona notizia: a Milano e provincia si cercano ben 10mila lavoratori che saranno assunti immediatamente. Vediamo nel dettaglio quali figure professionali si ricercano e come fare per candidarsi ai posti di lavoro.
A Milano e provincia si cercano 10mila lavoratori da inserire subito nel comparto della ristorazione. Le figure professionali più richieste sono cuochi e camerieri di sala. Si cercano anche aiuto cuochi e banconieri di bar. La rilevazione arriva dall’Epam-Fipe Milano, l’associazione dei pubblici esercizi milanesi.
L’associazione mette in evidenza come nel 2022 a Milano e provincia ci siano quasi 90mila persone assunte in questi settori, un numero in netto calo rispetto il periodo pre pandemia. Per l’associazione nella stragrande maggioranza dei casi il gap fra domanda e offerta riguarda due fattori: prima di tutto lo scarso numero di candidati; in secondo luogo c’è la carenza di competenze per cui è importante la necessità di una maggiore informazione.
Proporsi come lavoratore in questo settore a Milano e provincia più essere davvero molto importante dal momento che la forma di contratto più diffusa è quella a tempo indeterminato. Solo a Milano il 76% degli occupanti nel comparto degli esercizi pubblici lavora con un contratto a tempo indeterminato.
Il problema dei posti di lavoro vacanti nel settore della ristorazione diventa ogni anno sempre più importante in vista dell’estate. Si tratta, comunque, di un problema non solo milanese o italiano ma perfino europeo. Secondo un rapporto dell’Ela, l’autorità europea del lavoro, i posti vacanti segnalati in ambito europeo nel 2021 sono stati più di 1 milione.
In un articolo del luglio 2022 “Linkiesta” analizzava, a livello nazionale e con il supporto di un economista, le comunicazioni obbligatorie degli stagionali pre e post pandemia e rilevava che i ristoratori “non hanno alzato i salari per attrarre i lavoratori, nonostante lamentassero la carenza di manodopera. Ed è aumentata l’area grigia di quelli senza contratto“.
Queste persone hanno poi lasciato il proprio lavoro per cercarne un altro altrove, soprattutto all’estero. Non sono poi mancate le persone che hanno trovato un nuovo lavoro sempre in Italia, come personale scolastico, commessi nei negozi, cassieri nei supermercati e operatori nel settore agricolo.
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