Dieta: attenti al digiuno intermittente. Coloro che seguono questo particolare regime alimentare sono più esposti a diverse problematiche.
Il digiuno intermittente è una pratica alimentare che prevede un’alternanza tra il consumo di cibo e il digiuno completo. la più praticata è sicuramente la formula 16:8, che prevede 16 ore di digiuno e 8 ore di alimentazione. In questo modo il corpo ha notevoli benefici sia a livello energetico, depurativo e metabolico. Ovviamente nelle ore di alimentazione va seguita una dieta corretta ed equilibrata.
Questa dieta sta spopolando sempre più in ogni parte del mondo: dall’Italia all’ America. Apparentemente i benefici sono evidenti, però con il passare del tempo sono sempre più le problematiche che emergono legate a questa pratica. Infatti, secondo lo studio condotto dall’American Heart Association, però, le controindicazioni nel praticare il digiuno intermittente 16:8 sarebbero maggiori rispetto ai benefici, soprattutto nel lungo periodo.
Digiuno intermittente: gravi pericoli per chi segue questa pratica
I ricercatori americani dell’AHA, hanno rilevato un elevato impatto negativo sulla salute a lungo termine derivante dalla pratica del digiuno intermittente 16:8. Dagli studi è emerso che chi la pratica ha maggiori probabilità di sviluppare malattie cardiovascolari, addirittura più alto del 91%, associato “a un rischio maggiore del 66% di morte per malattie cardiache o ictus.
Si tratta di uno studio scientifico condotto dall’American Heart Association che ha presentato l’importante ricerca preliminare all’annuale incontro “Epidemiology and Prevention – Lifestyle and Cardiometabolic Scientific Sessions 2024“. Da questa analisi, condotta su un campione di 20mila adulti statunitensi (seguiti per una durata media tra 8 e 17 anni), ha constatato che le persone che seguono il digiuno intermittente 16:8, avevano maggiori probabilità di morire di malattie cardiovascolari rispetto alle persone che seguono un’alimentazione regolare di 12-16 ore.
Inoltre, ciò risulta essere un forte stress sull’organismo e sul benessere psico-fisico poiché provoca un’innalzamento inevitabile del cortisolo. Il campanello d’allarme sugli effetti negativi del digiuno intermittente nel lungo periodo sono state già evidenziati dalla biologa Elena Dogliotti, supervisore scientifico della Fondazione Umberto Veronesi. In un’intervista al Corriere, la dottoressa ha spiegato che in seguito alle ricerche effettuate sull’uomo, “si è visto che il digiuno intermittente può avere effetti controproducenti: rallenta il metabolismo, influisce negativamente sul ritmo circadiano e sulla produzione di ormoni”.
Dunque, ebbene, consultare un professionista del settore prima di intraprendere qualsiasi tipo di dieta, cosicché da essere cucita su misura in base alle esigenze della persona.