Tutti i cittadini devono verificare subito la loro posizione previdenziale, onde evitare terribili sorprese: questo iter è fondamentale.
Uno degli argomenti più dibattuti dai cittadini italiani è sicuramente quello riguardante le pensioni. Il futuro sembra a dir poco grigio in tal senso, visto che l’età pensionabile diventa sempre più grande. Ad oggi i cittadini che vorranno ricevere la pensione dovranno avere almeno 64 anni ed aver versato nelle casse dello stato 20 anni di contributi. Inoltre a complicare la situazione dei futuri pensionati ci sta pensando la legge Fornero. A causa della normativa, in futuro potrebbe aumentare ulteriormente l’età pensionabile.
Allo stesso tempo per i cittadini potrebbe essere più complicato raggiungere il pensionamento anticipato. Non è detto che tutti raggiungeranno i 67 anni di età per la pensione, con la soglia che potrebbe essere alzata. La buona notizia però è che fino al 2025 questa soglia potrebbe essere bloccata. Eppure delle volte a complicare il pensionamento potrebbero esserci anche delle dimenticanze dei cittadini. Infatti tutti dovranno fare attenzione alla comunicazione di alcuni dati previdenziali per evitare cattive sorprese in futuro.
Terribile sorpresa al pensionamento, controlla la tua posizione previdenziale: cosa bisogna fare
Molti lavoratori spesso si trovano a scoprire la propria situazione previdenziale solo quando si avvicinano all’età della pensione. Questo atteggiamento può portare a brutte sorprese dopo anni di lavoro, quando si scopre che ci sono errori o omissioni nei contributi obbligatori, omissioni da parte dei datori di lavoro o problemi relativi ai dati anagrafici. Queste situazioni possono causare ritardi significativi nella liquidazione della pensione e, in alcuni casi, addirittura l’assenza di contributi registrati.
Tra le casistiche più comuni di periodi mancanti o errori negli estratti contributivi troviamo:
- Errori anagrafici – Questi sono comuni, con il codice fiscale che potrebbe rendere difficile risalire alla possizione assicurativa di un individuo. Questi errori possono derivare da variazioni nel nome o altre informazioni personale con il proseguo degli anni.
- Assenza di contributi figurativi – Periodi in cui non sono stati versati contributi a causa di malattia, gravidanza o altri motivi validi dovrebbero comunque essere conteggiati ai fini previdenziali. Se tali periodi non sono inclusi negli estratti conto, è possibile richiederne l’inserimento.
- Omissione dei contributi da parte del datore di lavoro – Se i contributi non sono stati versati a causa di omissioni da parte del datore di lavoro, è possibile richiedere il recupero di questi contributi tramite un’istanza all’Istituto previdenziale. Tuttavia, è importante agire prontamente per evitare la prescrizione.
L’estratto contributivo è fondamentale anche per i lavoratori che si trasferiscono all’estero, poiché i contributi versati in Italia sono valutati per l’assegnazione delle pensioni sia italiane che estere. Quindi per evitare cattive sorprese resta fondamentale monitorare regolarmente l’estratto contributivo con la stessa attenzione riservata al conto corrente bancario. In questo modo potrai affrontare con serenità la richiesta di pensione.