Chi subisce un danno ai genitali dopo un intervento chirurgico può ottenere un risarcimento, ma non così alto.
Subire un intervento chirurgico alle proprie parti intime potrebbe non essere piacevole, anzi si tratta di un momento che può spaventare chiunque, anche chi solitamente è sicuro di sé e tranquillo. A volte però questo si ritiene necessario e non può essere rimandato, come accade ad esempio a chi riceve una diagnosi di tumore, dove la tempestività può essere determinante.
Farsi coraggio diventa quindi fondamentale, anche se solitamente si sceglie un’equipe di cui ci si possa fidare ben sapendo quanto la situazione possa essere delicata. Nonostante questo, gli errori non possono essere esclusi, anzi spesso possono essere commessi da medici notoriamente esperti.
Intervento ai genitali sbagliato: arriva il risarcimento
I danni provocati da interventi chirurgici errati si verificano ancora troppo spesso, non a caso ci sono legali che risultano essere specializzati in casi di malasanità, ben sapendo quanto questi episodi siano frequenti. Se questo dovesse accadere, l’auspicio è che le conseguenze possano essere solo temporanee, pur senza avere la certezza assoluta.
Ben diversa può essere però la situazione se le conseguenze vengono riportate dai genitali, proprio perché si teme che questo possa avere effetti sulla vita intima e sulla fertilità del paziente.
Emblematico è quello che ha dovuto affrontare un uomo di Viterbo, che è stato operato per un’inguinotomia, ma a causa di un errore commesso dal medico che si è occupato della procedura si è ritrovato a perdere parte di un testicolo. Una volta appurata la situazione, lui non si è perso d’animo e ha subito citato in giudizio l’As di Viterbo, chiedendo un risarcimento pari a 14mila euro oltre 3.500 euro per le spese legali.
Non si è però arrivati nemmeno al verdetto del giudice, tutto si è chiuso in seguito a un accordo con l’ente, che arriverà a versare 10 mila euro.
Un danno provocato da un errore
Sulla base di quanto riportato da ‘Il Messaggero’, l’uomo si sarebbe sottoposto all’intervento chirurgico ai genitali, eseguito anche con urgenza, a causa di un sospetto tumore, per questo la cautela doveva essere massima. L’accusa ha però ravvisato un errore da parte del chirurgo, provocando “danni sia dal punto di vista fisico sia psicologico che sarebbero stati evitabili”. La perdita di parte del testicolo sarebbe avvenuta proprio a causa di una negligenza in sala operatoria.
A inizio 2023 si era verificato un episodio di questo tipo anche in Umbria, con esito piuttosto simile in seguito a un intervento di varicocele, che aveva portato alla “perdita funzionale del testicolo sinistro, a seguito dell’intervento”. Il dirigente medico aveva proposto un indennizzo di 5 mila euro, “superiore al quaranta per cento della quota della pretesa risarcitoria posta a suo carico ed ammontante ad 12.065 euro”. Una volta avvenuto il versamento i giudici avevano chiuso il caso.