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Dalla NASpI alla Partita Iva, perché conviene: tutte le agevolazioni previste

Disoccupazione e partita IVA sono compatibili, e ciò significa che si può accedere, entro certi limiti, alla NASpI.

Si tratta di poter sfruttare delle importanti agevolazioni, sentirsi tutelati in caso di scarsi introiti, oppure incentivati nella volontà di intraprendere un lavoro autonomo. È infatti permesso aprire una partita IVA mentre si è già “coperti” dall’assegno NASpI. In pratica, se si esercita o si vuole esercitare un’attività, di impresa e non, rilevante ai fini dell’imposizione fiscale indiretta, nessuno può escludere la possibilità di accedere alla Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego.

NASpI e partita IVA: le agevolazioni
Si può prendere la NASpI con la partita IVA? – lamiapartitaiva.it

In tal senso, si può generare reddito da un’attività imprenditoriale e allo stesso tempo percepire in toto o in parte l’indennità di disoccupazione.

Esistono poi tante agevolazioni per aprire una partita IVA quando si è disoccupati. Lo Stato permette di poter aprire una partita IVA anche se si riceve la NASpI come libero professionista e come ditta individuale. Ovviamente bisogna inviare un’opportuna comunicazione in cui certificare che gli incassi attesi entro fine anno rientrino entro certi limiti.

Se l’aspettativa è pari a 0 è possibile continuare a ricevere la NASpI senza variazioni. Con incassi tra 1 euro e 4.799,99 euro il contribuente continuerà a ricevere la NASpI in misura ridotta dell’80%. Poi, con incassi previsti pari o superiori a 4.800 euro si smette di ricevere la NASpI.

Ci sono però delle alternative. Innanzitutto si può richiedere la NASpI anticipata, ottenendo tutto il denaro in un’unica soluzione per avere un capitale da reinvestire in una nuova attività. In questo caso non ci sono limiti di incasso.

Tuttavia non è consentito intraprendere un nuovo lavoro dipendente per tutto il periodo in cui si riceve ricevere il sussidio. In caso contrario si dovrà restituire l’intera quota ricevuta.

Di norma, il termine per inviare la comunicazione degli incassi previsti e la richiesta di NASpI anticipata è di trenta giorni dall’apertura della partita IVA.

Agevolazioni per partita IVA e NASpI: quando la disoccupazione è un incentivo

Aprendo un’attività di tipo intellettuale come libero professionista (avvocato, medico, scrittore, copywriter, social media manager…) bisogna compilare e riconsegnare all’Agenzia delle Entrate il modello AA9/12, attraverso i canali inseriti nel sito ufficiale dell’Agenzia. Oppure lo si può fare con posta raccomandata o con la consegna a mano in uno sportello sul territorio.

Partita IVA e disoccupazione
Quanto si può incassare con la partita IVA senza perdere il NASpI – lamiapartitaiva.it

Invece aprendo un’attività di tipo commerciale, artigianale o imprenditoriale (commerciante, pittore, parrucchiere, pasticciere, eccetera), se si decide di aprire una ditta individuale inviando telematicamente la pratica ComUnica.

Attraverso questo modello si apre la partita IVA e ci si iscrive alla gestione artigiani o commercianti INPS per il pagamento dei contributi. Inoltre ci si apre una posizione nel registro delle imprese e ci si iscrive all’INAIL.

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