L’avvento del 2024 porterà nuove regole anche per le startup, aziende che si dovranno confrontare quindi con alcuni cambiamenti. Proviamo a capire quali sono le novità più importanti e che potrebbero avere l’impatto maggiore
Anno nuovo, vita nuova. Un detto popolare che nasconde sicuramente un fondo di verità.
Ciò vale sia per le persone che per le aziende, in un Mondo in rapida e continua evoluzione.
Oggi ci soffermiamo sul settore delle startup, aziende che dal 2024 dovranno confrontarsi con alcuni cambiamenti.
Entriamo più nel dettaglio e vediamo quali sono le novità in programma per il prossimo anno.
Che cosa si intende per startup?
Prima di vedere che cosa cambierà per le startup nel 2024, è doveroso riassumere che cosa siano le startup, termine spesso abusato e diventato ormai negli anni sinonimo di innovazione, sviluppo e freschezza.
Ciò che contraddistingue le startup è il fatto di portare sul mercato servizi o prodotti innovativi, con uno sguardo sempre rivolto al futuro.
La parola inglese startup (introdotta da Steve Blank, ndr) può essere tradotta in italiano come “avviamento” o “accensione”, dal momento che tale termine viene utilizzato per indicare la nascita di una nuova impresa (o con massimo 5 anni d’età, ndr) che immette sul mercato una serie di prodotti o sevizi dall’alto contenuto innovativo e dal valore tecnologico.
Queste sono infatti, nel concreto, le principali caratteristiche indicate nel decreto legislativo 179/2012, che in Italia fa riferimento alle startup innovative.
Nel Belpaese, a norma di legge, un’azienda può essere considerata una startup innovativa se e solo se soddisfa almeno uno di questi requisiti:
- Sostiene spese in R&S pari ad almeno il 15% del maggiore valore tra costo e valore totale della produzione.
- Impiega personale altamente qualificato, composto almeno per 1/3 da dottori di ricerca, dottorandi o ricercatori oppure per almeno 2/3 con laurea magistrale.
- È titolare, depositaria o licenziataria di almeno un brevetto o titolare di un software registrato.
Esistono poi altre cinque caratteristiche che contraddistinguono solitamente le startup, sebbene non si tratti di aspetti menzionati nel decreto legislativo, bensì evidenziati dagli esperti in questo settore:
- Innovazione: una startup è innovativa quando, con il suo prodotto o servizio, soddisfa un bisogno non ancora soddisfatto nel mercato oppure quando propone qualcosa che esiste già, ma in un modo innovativo.
- Temporaneità: una startup è per definizione temporanea, in quanto l’obiettivo è quello di crescere velocemente e diventare una grande impresa.
- Approccio per tentativi ed errori: quello delle startup è un metodo sperimentale che, prima di trovare la strategia adatta, procede per tentativi.
- Business scalabile: una startup può aumentare le sue dimensioni in modo esponenziale anche con poche risorse a disposizione.
- Business ripetibile: il modello di business di una startup è ripetibile perché può essere replicato in contesti e Paesi diversi senza subire stravolgimenti.
Le principali novità nel 2024
Compreso che cosa si intende legalmente per startup in Italia, vediamo ora quali sono le principali novità con cui queste aziende dovranno confrontarsi nel 2024.
Si tratta essenzialmente di una serie di bandi dedicati proprio alle startup, alcuni dei quali scadranno nel prossimo anno, mentre altri resteranno ancora attivi.
La prima novità è rappresentata da un passaggio contenuto nel testo della Legge di Bilancio 2024, formulata dal Governo italiano e dove si legge che:
“I contributi selettivi sono attribuiti alle imprese operanti nel settore dell’esercizio cinematografico, a quelle di nuova costituzione, alle startup e a quelle che abbiano i requisiti delle microimprese”.
Poche righe di cui al momento non sono state ancora fornite specifiche ulteriori riguardanti le dotazioni finanziarie previste.
Per questo, ora concentriamo la nostra attenzione sui bandi dedicati alle startup ancora attivi o che scadranno tra qualche mese.
Si tratta di bandi nazionali o regionali, ognuno con le proprie regole e scadenze.
Il primo è il Bando made 2023, il quale investe in progetti innovativi, di ricerca e sviluppo sperimentale, con il dichiarato scopo di sostenere le giovani imprese nella realizzazione di progetti inseriti nel piano Industria 4.0.
I beneficiari di tale bando sono le imprese (di qualsiasi dimensione, ndr) impegnate nei progetti di sviluppo o ricerca industriale o in studi di fattibilità.
La dotazione finanziaria è un finanziamento a fondo perduto, con un massimale di 400.000 euro per impresa (nello specifico, il 70% per le piccole imprese, il 60% per le medie imprese e il 50% per le grandi imprese, ndr).
La presentazione della domanda deve essere formulata entro il 31 dicembre 2024, data di scadenza del bando. Deve essere fatta online, attraverso la piattaforma PICA (Piattaforma Concorsi Atenei, ndr) di Cineca.
Secondo bando è il Lazio Pre-Seed Plus, il cui obiettivo è quello di sostenere la nascita e la crescita di startup ad alto potenziale di sviluppo e con svariate applicazioni di conoscenza, oltre che le iniziative di spin-off della ricerca.
In questo caso i beneficiari sono le startup innovative nate non oltre 24 mesi prima dalla data di presentazione della domanda e con sede operativa nel Lazio. Il codice attività ATECO deve poi rientrare nei Settori ad Alta Intensità Tecnologica e di Conoscenza.
La dotazione finanziaria consiste in un finanziamento a fondo perduto, destinato a coprire le spese ammissibili fino a 60.000 euro, mentre per gli spin-off della ricerca il contributo può arrivare a un massimo di 100.000 euro.
La domanda deve essere presentata sfruttando la piattaforma GeCoWEB Plus, fino alla chiusura dell’avviso, mediante apposito atto amministrativo pubblicato sul BUR Lazio.
La scadenza del bando è prevista all’esaurimento dei fondi in questione.
Terzo bando è lo Smart e Start 2023/2024, utile a promuovere e valorizzare la ricerca scientifica e lo sviluppo tecnologico. Il suo scopo è quello di stimolare una rinnovata cultura imprenditoriale basata sull’economia digitale.
I beneficiari del bando sono le startup innovative di piccole dimensioni italiane o straniere (obbligate ad aprire una sede in Italia però, ndr), nate da meno di 60 mesi.
La dotazione finanziaria è invece un mutuo a tasso zero, della durata massima di 10 anni e del valore pari all’80% dell’investimento totale effettuato. Percentuale che passa al 90% per le donne e per gli Under 36.
La scadenza del bando è prevista, anche in questo caso, all’esaurimento dei fondi, con la domanda che deve essere presentata soltanto online, tramite la piattaforma web di Invitalia.
Quarto bando in analisi è Investimenti Sostenibili 4.0, nato con il fine di sostenere le realtà imprenditoriali innovative e sostenibili italiane, le quali facciano ricorso alle tecnologie digitali, come indicato nel Piano Transizione 4.0.
I beneficiari sono le PMI delle Regioni del Mezzogiorno, ovvero Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna, le quali vogliono effettuare nuovi investimenti sostenibili 4.0 e che possiedano almeno due bilanci depositati.
La dotazione finanziaria prevista è un finanziamento in parte agevolato e in parte a fondo perduto, utile a coprire il 75% delle spese ammissibili.
La presentazione della domanda potrà essere fatta dalle ore 10:00 alle ore 17:00, dal lunedì al venerdì (giorni lavorativi, ndr), attraverso la piattaforma web di Invitalia.
La scadenza è il 31 dicembre 2024.
Quinto bando è Ricerca & Innova, investimento della Regione Lombardia che introduce nuove tecnologie utili ad aumentare la competitività delle PMI sul territorio.
La dotazione finanziaria raggiunge l’80% delle spese ammissibili, per un massimo di 800.000 euro.
La scadenza del bando è il 2 febbraio 2024, data entro la quale dovrà essere presentata la domanda, attraverso la piattaforma informativa Bandi Online Lombardia e a partire dal 18 gennaio 2024.
Sesto e ultimo bando su cui è importante soffermarsi è il Bando SWIch, con il quale la Regione Piemonte vuole sostenere i progetti di sviluppo, ricerca, innovazione e industrializzazione nell’ambito della Strategia Regionale di Specializzazione Intelligente 2021-2027.
I beneficiari sono gli enti pubblici, le imprese e i liberi professionisti impegnati in progetti innovativi che abbiano un impatto sul territorio piemontese.
La dotazione finanziaria prevede un contributo a fondo perduto, con importo variabile tra 1 milione e 5 milioni di euro.
La domanda potrà essere presentata fino alle ore 12:00 del 31 gennaio 2024, data in cui scadrà il bando. Per farlo sarà necessario utilizzare la piattaforma online informativa Bandi Regione Lombardia.
Queste le principali novità a cui le startup dovranno prestare attenzione nel 2024.