I contributi a fondo perduto per le PMI rappresentano un tipo di aiuto finanziario che non richiede la restituzione del capitale erogato. Anche nel 2024 sono attive molte agevolazioni di questo tipo, supportate dallo Stato o gestite come iniziative autonome degli istituti di credito. Di norma coinvolgono donne, giovani, nuove imprese o società già operative, per incentivare l’autoimprenditorialità e le piccole e medie imprese a livello nazionale.
Data la varietà dell’offerta è possibile scovare contributi a fondo perduto per quasi tutti i tipi di aziende. Ogni iniziativa funziona secondo logiche differenti, con diversi tetti di somme erogabili, diversi requisiti e specifiche tempistiche. Una delle iniziative più interessanti dedicate alle piccole imprese italiane è il Bonus Export Digital Plus.
Questi contributi a fondo perduto per le aziende che operano nel settore del manifatturiero richiedono come requisito la sede in Italia e una specifica caratterizzazione aziendale (bisogna essere micro o piccole imprese manifatturiere, totalmente autonome o aggregate in reti o in consorzi).
I contributi offrono 10.000 euro per le piccole e micro imprese italiane su una spesa di 12.500 euro al netto IVA. In alternativa i contributi arrivano a 22.500 euro per reti e consorzi su una spesa di almeno 25.000 euro al netto di IVA. In tutti e due i casi il contributo è erogato in un’unica soluzione dopo la rendicontazione delle spese sostenute.
E qui si torna al nome dei contributi: l’iniziativa si chiama Bonus Export Digital Plus perché sono ammissibili le sole spese per soluzioni digitali finalizzate all’export.
22.500 euro di contributi a fondo perduto: come richiederli
Per esempio, i contributi possono arrivare su spese di realizzazione di sistemi e-commerce dedicati all’estero, di siti o app. Ma anche per la realizzazione di servizi accessori all’e-commerce oppure di strategie varie di comunicazione, informazione e promozione per tutto ciò che concerne il canale dell’export digitale.
Tra le spese ammissibili rientrano anche le attività di digital marketing finalizzate ad attività di internazionalizzazione, i servizi di consulenza specifici, CMS, iscrizione, abbonamenti a piattaforme SaaS. I beneficiari che hanno già ottenuto l’agevolazione possono richiedere il contributo soltanto se completato l’iter e rendicontato in tutti i termini fissati.
Le domande possono essere inviate a partire dal 13 febbraio 2024 e fino al 12 aprile 2024. Bisogna interfacciarsi con la piattaforma di Invitalia dove compilare la domanda sfruttando SPID, PEC e firma digitale. Le domande di iscrizione all’elenco delle società fornitrici devono invece essere trasmesse tassativamenteentro il 30 settembre 2024.