In quale situazione i soldi del conto corrente cointestato si dividono? Ecco che cosa bisogna sapere in merito.
Quando abbiamo bisogno di conservare il nostro denaro utilizziamo il conto corrente. Parliamo di uno strumento piuttosto importante dato che ci serve per tenere al sicuro i soldi. Inoltre il denaro deve essere tracciabile per evitare dei controlli fiscali da parte dell’Agenzia delle Entrate. Ma esiste un altro tipo di conto corrente piuttosto utilizzato e che non si deve dimenticare: il conto corrente cointestato.
Il conto corrente cointestato è uno al pari degli altri. La differenza è che può essere intestato a due o più titolari. Ciò significa che viene controllato da molteplici persone, piuttosto che da una soltanto in questo caso. I titolari hanno la facoltà di prelevare le somme disponibili sul conto corrente, disporre pagamento o ricevere bonifici. Ovviamente è possibile utilizzare anche tutte le altre funzioni del servizio.
Questo strumento è molto utile per le coppie o le famiglie. Così facendo si risparmia sui costi di gestione del conto, come quello del canone per esempio. Le spese vengono tenute sotto controllo con tanta facilità. E poi non è necessario avere un vincolo di parentela: possono aprirlo persino persone diverse. Infatti non è così strano che i soci di una azienda lo facciano. Tuttavia c’è una domanda a cui non tutti sanno rispondere spesso: come funziona la divisione dei soldi?
Prendiamo in causa due coniugi separati che hanno depositato dei soldi sul conto corrente cointestato. La persona che intende far valere la situazione personale, è tenuta a dare prova della sua parte. Il giudice dovrà valutare la situazione secondo una legge specifica. Parliamo dell’ordinanza n. 28772 del 17 ottobre 2023 della Corte di Cassazione. Qui è stato ribadito come la cointestazione attribuisca ai coniugi la facoltà di essere sia creditori che debitori (nei confronti del conto corrente).
E lo stesso discorso vale anche per i rapporti interni. Quindi si potrà provare che una parte del denaro depositato appartenga a sé. Non tutti i soldi depositati sono di proprietà all’altro in questo caso. Ciò che importa è che venga provata l’effettiva differenza di denaro, magari con la cronologia dei depositi, altrimenti non sarà possibile prelevarlo. Si tratta di un elemento molto importante e che deve essere tenuto a mente.
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