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Conto corrente: a cosa serve e come aprirne uno

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Giulia De Sanctis

Come aprire un conto corrente? Ecco cosa fare prima di aprire un conto, come sceglierlo, quali sono i requisiti, i costi e i documenti che servono

Aprire un conto corrente è conveniente per diverse ragioni, dall’accredito dello stipendiodella pensione, alla domiciliazione delle utenze, dalla possibilità di inviare bonifici prelevare denaro in qualsiasi momento, a quella di usufruire di carte di credito e di debito.

La procedura per aprirlo è piuttosto semplice, ma bisogna prendere in considerazione alcuni accorgimenti e sapere quali sono i documenti da presentare allo sportello o online alla banca.

Vediamo nel dettaglio come aprire e come scegliere un conto corrente, quali sono i documenti da presentare, i requisiti e i costi.

Quali documenti servono per aprire un conto corrente?

Per facilitare e snellire ogni tipo di procedura, è bene conoscere in anticipo i documenti necessari per aprire un conto corrente. Vediamoli insieme.

La carta di identità è fondamentale per aprire un conto corrente, sia nel caso vogliate rivolgervi a una filiale tradizionale sia a una banca online.

Foto | Pexels @Anete Lusina – Lamiapartitaiva.it

 

In quest’ultimo caso, a seconda delle esigenze dell’Istituto da voi prescelto, dovrete seguire una procedura telematica, dove vi saranno chiesti una scansione digitale della vostra carta o semplicemente gli estremi della stessa (numero e scadenza).

Alcune banche potrebbero richiedervi inoltre un secondo documento che certifichi la vostra identità: passaporto o patente di guida, ad esempio.

La presentazione del codice fiscale è vincolante all’apertura di un conto corrente, sia tradizionale sia online.

Nel caso decideste di procedere con una banca tradizionale, dovrete munirvi di documento originale e fotocopia.

Se preferite sfruttare la comodità della banca online, invece, vi basterà una scansione o la semplice combinazione alfanumerica che compone il vostro codice fiscale.

Infine, in alcuni casi, vi verrà chiesta una copia della vostra busta paga o del contratto di lavoro. È bene sapere che non è un requisito vincolante, ma di una semplice verifica dell’affidabilità del nuovo cliente. 

La mancanza della busta paga, infatti, non sarà un impedimento per l’apertura del conto corrente. Alcuni istituti di credito ancora, per l’apertura del conto, richiedono un certificato di residenza.

Potranno poi essere richiesti ulteriori documenti se la banca ha dei piani tariffari agevolati, come ad esempio un documento che attesti l’iscrizione all’università.

Molte banche infatti hanno dei conti correnti con delle tariffe agevolate per gli studenti e l’unico modo per usufruirne è dimostrare di essere regolarmente iscritti ad un corso di studio universitario.

requisiti per aprire un conto corrente non sono molti, dal momento che la legge non prevede grandi limitazioni,

  • aver compiuto la maggiore età, ma le banche offrono anche soluzioni per i più giovani, come ad esempio carte prepagate oppure libretti di risparmio.
  • non essere stati segnalati come cattivi pagatori. Questi ultimi possono comunque chiedere di aprire un conto corrente, tuttavia spetterà alla banca la facoltà di accettare o rifiutare la richiesta.
  • risultare affidabili per la banca. Il conto corrente è a tutti gli effetti un contratto che prevede, oltre ai benefici, anche spese e vincoli per il correntista. Se quest’ultimo non è soggetto affidabile, la banca potrebbe negare pertanto anche l’apertura di un semplice conto corrente.

Generalmente l’apertura di un conto corrente è gratis. Il prezzo delle operazioni e del mantenimento dipende invece dal piano tariffario scelto dal cliente.

Il costo del conto corrente è di solito diviso in alcune voci, utili da conoscere anche per poter confrontare le tariffe dei vari conti correnti in maniera consapevole ed efficace. Le voci relative al costo sono generalmente divise in questo modo:

  • imposta di bollo: richiesta per legge e uguale per ogni tipologia di conto corrente;
  • conti fissi: in questa sezione rientrano i canoni delle carte, della gestione annuale del conto e le spese sostenute dalla banca per l’invio di documenti e materiale informativo al cliente. Ogni banca e ogni tipologia di conto hanno dei costi differenti;
  • costi variabili: questa è invece la sezione che varia in base alle operazioni che si compiono, prelievi da sportelli di altre banche, bonifici, pagamenti all’estero e così via.

Un’altra voce di prezzo riguarda l’invio estratti conto e comunicazioni: questa voce è pari a zero per le banche che prevedono di erogare questi servizi online, mentre per l’invio cartaceo il prezzo varia da banca a banca.

Le diverse tipologie e la scelta tra digitale e tradizionale

Solitamente i tempi di attesa per l’apertura di un conto corrente sono brevi e dopo che sono stati effettuati i controlli sui documenti, al cliente viene fornito l’accesso al proprio conto e all’eventuale Home Banking.

Foto | Pexels @energepic.com – Lamiapartitaiva.it

 

Anche per i conti online le operazioni di apertura sono molto veloci e permettono di avere accesso in poco tempo a tutti i servizi offerti dalla banca che si è scelta.

Esistono differenti tipologie di conto corrente, con costi e servizi diversi:

  • conto ordinario: in questo tipo di conto corrente le spese sono basate sulle operazioni. Per ogni operazione che il cliente svolge viene richiesta una commissione dalla banca;
  • conti a pacchetto: pagando una quota fissa la banca mette a disposizione una serie di operazioni;
  • conti di base: si tratta di un conto corrente che offre le operazioni e i servizi di base, come ad esempio accredito di stipendio o pensione, versamento e prelievo di soldi, domiciliazione di utenze, ma non prevede la possibilità di attivare aperture di credito, non è possibile cioè andare in “negativo”;
  • conti in convenzione: una tipologia di conto corrente molto particolare con servizio per alcune tipologie di clienti;
  • conti online: si tratta di proposte che permettono di svolgere tutte le operazioni tramite il proprio smartphone o dispositivi mobili e che non prevedono la presenza fisica del cliente in filiale. Questa tipologia di conto corrente permette di ridurre molto le spese, dal momento che le operazioni vengono svolte totalmente online e non si necessita di una sede fisica.

Prima di scegliere una di queste tipologie è consigliabile prendere in considerazione le proprie esigenze, valutando bene quali sono le operazioni di cui si ha più bisogno.

Infine, è meglio scegliere uno online oppure tradizionale?

Iniziamo dicendo che non esiste una scelta migliore dell’altra, ma solo tipologie di conto più adatte alle nostre esigenze.

Il conto online ha come grande vantaggio la possibilità di svolgere tutte le operazioni in ogni momento e da ogni luogo, dal momento che ogni passaggio avviene tramite app.

Foto | Pexels @cottonbro studio – Lamiapartitaiva.it

 

Le app di Home Banking sono molto semplici da usare, intuitive e permettono di avere sempre sotto controllo i propri soldi.

Non esistono però sedi fisiche di molte banche online, elemento che porta molte persone, vista l’assenza di luoghi di riferimento fisici, a preferire conti tradizionali.

Entrambe le tipologie di conto corrente permetto di effettuare tutte le principali operazioni, dall’accredito dello stipendio fino alla domiciliazione delle bollette
e entrambe sono sicure.

Le soluzioni online però vi permetteranno probabilmente di risparmiare un po’ di denaro, dal momento che, come abbiamo accennato, non avendo sedi fisiche possono abbattere i costi di gestione.

Giulia De Sanctis

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