Bisogna seguire cinque utili indicazioni per trovare la carta di credito più adatta alle esigenze di spesa senza eccessivi costi di gestione. Ecco come fare
L’ascesa dei pagamenti elettronici rappresenta, come noto, un percorso irreversibile. L’approccio col denaro, la percezione della circolarità fanno oramai parte di una sensazione del tutto differente da quella vissuta anche soltanto una decade fa. Come di norma, è l’adattamento a far superare le iniziali difficoltà, e poi l’investimento.
Gli istituti di credito si manifestano in un’interfaccia sempre più virtuale nei confronti dei loro clienti e correntisti, e ciò avviene tramite le applicazioni per la gestione flessibile della propria giacenza e dei risparmi depositati, senza ricorrere così spesso come in passato all’assistenza dello sportellista. L’attività bancaria, seppure svolta dal correntista stesso, si è integrata contestualmente nell’ottica dei pagamenti, consumati in maggioranza nella logica accredito/addebito.
Quali criteri occorre conoscere per la scelta della carta
Il nuovo, le novità (quelle durevoli) hanno sempre un cuore antico, o quantomeno attingono dal passato recente: infatti, se i pagamenti elettronici, nella fattispecie quelli telematici, effettuati sulle piattaforme di e-commerce, sono protetti da avanzate certificazioni di sicurezza messe a disposizione dai siti web per blindare le transazioni, di fatto esse vengono portate a termini soltanto dopo l’inserimento delle carte magnetiche; talune associate al conto corrente, altre invece le storiche carte di credito.
Per preservare qualsiasi tentativo di clonare la carta bancomat o di effettuare un’operazione svuota-conto, da parte di un malware in Rete, ancora una volta è stato fatto un passo evolutivo ulteriore, come quello di utilizzare i servizi di pagamento elettronico: ad esempio, l’utilizzatissimo PayPal. In tale modalità, il sito aggancia un credito che è stato precedentemente caricato dall’utente. Anche per le carte di credito la sicurezza si è evoluta, ben monitorata dalle notifiche che arrivano sullo smartphone ad ogni operazione di addebito.
Cosa sapere per scegliere la migliore carta di credito
Come per i conti correnti, la scelta della carta di credito non è facile, in virtù dell’enorme disponibilità di offerte proposte dal mercato. A condizionare sono ovviamente le personali esigenze di spesa, nell’ottica di un vantaggioso risparmio. Le offerte online consentono di navigare al meglio tra strumenti particolarmente flessibili e performanti, ma da scremare in base all’utilizzo (privato o business), la tipologia (standard o premium), il limite mensile d’uso e il tipo di rimborso (saldo in un’unica soluzione o a rate).
Canone annuo, plafond massimo, cifra massima prelevabile e commissioni rappresentano le altre voci per l’ultima decisione. Il canone si aggira tra 35 e oltre 100 euro; il Taeg, specie per le carte revolving (a rimborso mensile), si aggira al 20%; le commissioni di prelievo sono in media del 4%. La spesa per il blocco della carta è pari a 150 euro, se la richiesta è stata inoltrata soltanto dopo una spesa indebita; una la carta sostitutiva di emergenza può costare intorno ai 25 euro. Tra le carte di credito a canone zero: Mastercard Gold di ING; Visa Platinum di Western Union; Cartimpronta One di Webank.