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Come sono tassate le donazioni?

In questa guida scopri come funziona la tassazione delle donazioni e tutto ciò che devi sapere per evitare sorprese al tuo gesto.

Donare denaro, beni o proprietà può essere un atto nobile che aiuta chi è meno fortunato di noi. Tuttavia, ci sono anche conseguenze fiscali da considerare prima di fare una donazione. In questo articolo, esploreremo come vengono tassate le donazioni e quali tipi di donazioni sono esenti da tasse. Ecco tutto ciò che devi sapere per fare una donazione intelligente e saggia.

Donatore e ricevente

Ricevere un regalo sotto forma di denaro o di immobile necessita di due cose a cui fare molta attenzione: l’entità del regalo e la parentela tra il donatore e il ricevente. Ecco un elenco di tutte le norme fiscali da prendere in considerazione quando si tratta di un’imposta sulle donazioni.

Nel momento in cui si ottiene un dono come denaro, una proprietà o qualsiasi tipo di bene, è crucialmente importante essere consapevoli delle implicazioni fiscali.

La tassa sui regali, al pari della tassa sulla successione, entra spesso in discussione durante le proposte di riforme e nei periodo pre-elettorali.

Questo è avvenuto anche recentemente durante le ultime elezioni politiche. Durante questo evento, vari partiti hanno suggerito una riforma fiscale che avrebbe elevato il tasso della tassa sui regali o che avrebbe modificato gli importi esenti da tassazione.

Ma come funziona e perché si paga la tassa sulla successione? È importante puntualizzare che un regalo è un contratto, talvolta orale, attraverso il quale il donatore trasferisce, senza richiedere alcun pagamento in cambio, un bene o un diritto a un individuo conosciuto come destinatario del regalo. Quindi qualsiasi trasferimento gratuito ad un terso soggetto è incluso.

Come si calcola l’importo da pagare per una donazione?

L’imposta sulla donazione viene applicata quando si cede gratuitamente un bene e le sue modalità sono predefinite: il valore del bene donato e il grado di parentela tra il donatore e il beneficiario determinano l’aliquota, l’esenzione e l’importo da pagare.

Imposta sulla donazione: aliquote e importi

Esonerazione aliquota per i seguenti soggetti:

  • Coniuge e parenti diretti (sopra i € 1.000.000,00 aliquota al 4%)
  • genitori e figli, ivi compresi i figli naturali, i rispettivi ascendenti e discendenti in linea retta (sopra i € 1.000.000,00 aliquota al 4%)
  • i genitori adottivi e i figli adottati (sopra i € 1.000.000,00 aliquota al 4%)
  • gli affini e gli affiliati (sopra i € 1.000.000,00 aliquota al 4%)
  • Fratelli e sorelle (sopra i € 100.000,00 aliquota al 6%
  • Altri parenti fino al 4° grado, affini in linea retta e affini in linea collaterale fino al 3° grado – (aliquota al 6%)
  • Altri soggetti – (aliquota all’ 8%)
  • Persone con disabilità (sopra i  € 1.500.000,00 aliquota al 4%, 6% o 8% a seconda del grado di parentela)

I vari costi associati alla donazione, con l’imposta sulla donazione che può variare tra il 4% e l’8%. Tuttavia, non sempre è necessario pagare l’imposta come calcolato secondo l’aliquota, il grado di parentela e il valore del bene. L’imposta sulla donazione si applica solo alla quota eccedente la franchigia e, come si può notare, vi sono alcune agevolazioni previste per i soggetti con disabilità.

Inoltre, va evidenziato che la Corte di Cassazione ha precedentemente stabilito, ad esempio con la nota sentenza n. 18725/2017, che l’imposta di donazione non si applica in assenza di formalizzazione del contratto, come nel caso in cui i genitori donino un importo in denaro al figlio.

Una persona infila un cuore stilizzato nella fessura per donazioni
Foto | arturmarciniecphotos @Canva – lamiapartitaiva.it

Vediamo l’ipotesi di una donazione genitori-figli di un bene del valore totale di 2.000.000 di euro.

La tassa sulle donazioni genitori-figli si applica all’ammontare che va oltre l’esenzione di 1.000.000 di euro con un tasso fiscale del 4%. Pertanto, l’importo dovuto come tassa sarà di 40.000 euro, ossia il 4% dell’1.000.000 di euro che supera l’esenzione. Se la donazione fosse stata effettuata a favore di una persona con disabilità, l’ammontare sarebbe stato ridotto a metà, data che in questo caso particolare l’esenzione è di 1.500.000 euro.

Si noti che se ci sono più donazioni o altri tipi di regali ricevuti dalla stessa persona, l’esenzione si applica solo una volta per ogni beneficiario e si riferisce all’ammontare totale delle donazioni fatte dal donatore allo stesso beneficiario.

Ad esempio, se un genitore dona a suo figlio beni di valore pari a 800.000,00 euro, e in precedenza aveva già donato beni del valore di 500.000,00 euro, l’esenzione deve essere calcolata sottraendo l’ammontare già fruito con la donazione precedente.

Quindi, in questo caso, dovremmo sottrarre dalla franchigia di 1.000.000,00 euro l’importo della donazione già fatta di 500.000,00 euro. L’esenzione residua sarà di 500.000,00 euro e la tassa sulla donazione dovrà essere applicata ai 300.000,00 euro extra al tasso fiscale del 4%.

Tuttavia, la donazione non può infrangere le leggi sulla successione, che attribuiscono agli eredi una quota legittima dei beni del donatore.

Perché una donazione sia valida, questa deve essere eseguita tramite un atto pubblico redatto da un notaio. Quest’ultimo è responsabile della registrazione del contratto e del versamento simultaneo dell’importo dovuto come tassa sulle donazioni.

Al prezzo delle donazioni si aggiunge l’obbligo di pagare l’imposta di registro, che ha un costo fisso di 200 euro. Nel caso di donazione di proprietà immobiliare, è anche richiesto il pagamento di tasse ipotecarie e catastali, rispettivamente del 2% e 1% (o 200 euro se l’immobile è la prima casa).

Donazioni il cui valore non supera l’esenzione sono esenti dalla tassa di registro, come è stato ribadito più volte dall’Agenzia delle Entrate.

In ogni situazione, colui che deve pagare l’imposta di registro è il ricevente della donazione.

Alcune eccezioni al pagamento della tassa sulle donazioni esistono

L’obbligo di pagare l’imposta di registro non è sempre applicabile, inclusi i casi in cui il valore dei beni supera l’importo dell’esenzione.

Le circostanze che esentano dal pagamento dell’imposta di donazione includono:

  • donazioni a favore dello Stato, regioni, province e comuni;
  • donazioni a enti pubblici, fondazioni o associazioni legalmente riconosciute, che si prefiggono esclusivamente scopi di assistenza, studio, ricerca scientifica, educazione, istruzione o altri scopi di pubblica utilità, nonché le ONLUS;
  • donazioni a movimenti e partiti politici.
  • donazioni di veicoli registrati nel registro pubblico automobilistico, anche se coinvolti con altri beni o diritti in un unico atto di donazione;
  • trasferimenti di aziende familiari (sia individuali che collettive) a favore di parenti o coniuge, purché soddisfino requisiti specifici;
  • benefici indiretti, purché effettuati tramite atti che comportano il trasferimento o costituzione di diritti immobiliari o il trasferimento di aziende soggette all’imposta di registro in misura proporzionale o all’IVA, nel rispetto delle regole specifiche previste dalla legge.
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