Anche Apple ha il suo sistema di intelligenza personale, come la chiama l’azienda americana. Ecco cosa riesce a fare se sai usarla al meglio.
L’era della tecnologia avanza rapidamente e Apple, con il suo nuovo sistema Apple Intelligence, cerca di reinventare l’interazione degli utenti con i propri dispositivi. Questo nuovo strumento promette di apportare notevoli miglioramenti nelle modalità di scrittura, gestione delle immagini e molto di più. Sebbene siano state presentate caratteristiche avvincenti, gli utenti si chiedono quanto saranno realmente utili nella vita di tutti i giorni. Scopriamo insieme tutte le novità e le funzionalità di Apple Intelligence, e le opportunità che offre.
Sorprese e limitazioni dell’app messaggi
Cominciamo parlando del servizio messaggistica di Apple. Creare messaggi, sia su Mail che su Messaggi, è davvero semplice, e non si riscontrano difficoltà particolari. Sfortunatamente, Telegram rimane in difficoltà perché il supporto per Apple Intelligence non è ancora stato implementato. Una cosa positiva riguarda le novità, che sono fantastiche, ma non mancano sfide da affrontare, come la gestione dell’impaginazione del testo mentre si utilizza la dettatura.
Se scrivi messaggi brevi e immediati, Apple Intelligence potrebbe risultare ideale per te. Al contrario, se hai bisogno di redigere e strutturare una mail più articolata, potresti trovare difficile utilizzare questo strumento. Anche se la funzione di dettatura sembra promettente, non riesce sempre a mantenere la chiarezza necessaria per i testi più complessi.
L’app di fotografia: potenzialità e delusioni
Parliamo ora della app di fotografia di Apple, dove troviamo sia opportunità interessanti che alcune sorprese deludenti. Le funzioni per cercare oggetti all’interno delle foto mediante la descrizione e migliorare la qualità generale delle immagini sono senza dubbio intriganti. Tuttavia, è importante notare che molte di esse sembrano essere già conosciute, simili a ciò che è possibile trovare su Android e attraverso strumenti di terzi.
Quando si scatta una foto dall’iPhone e si desidera apportare piccole modifiche prima di condividerla sui social, l’idea di utilizzare Apple Intelligence è affascinante. Ma toccherà aspettare fino ad aprile per scoprire se queste aspettative vengono realmente soddisfatte, e se – in effetti – saranno all’altezza delle aspettative degli utenti.
Strumenti di scrittura: novità e aspettative
Una delle aree più promettenti di Apple Intelligence è sicuramente legata agli strumenti di scrittura. Questi nuovi strumenti sembrano aprire numerose possibilità, ma presentano anche alcune limitazioni. Apple Intelligence si propone di riassumere email e contenuti di siti web in modo rapido, ma solo se scritti in inglese! Quindi, non è molto utile per chi lavora spesso in altre lingue. Inoltre, anche la riorganizzazione delle email funziona solo per chi redige in inglese.
D’altra parte, gli strumenti di revisione, editing e creatività, per fortuna, risultano molto più accessibili e comprensibili. Essi non sono considerati un “prodotto”, ma sono disponibili su tutte le app di Apple e di terzi dove è possibile scrivere. Ma c’è un “però”: la generazione di testi alternativi è davvero invasiva, poiché può facilmente sostituire l’originale senza lasciare traccia dei cambiamenti introdotti.
Il tono di scrittura: sfumature da considerare
In questo ambito, la questione del tono di scrittura emerge come uno dei punti più critici. Facendo delle prove, ho notato che il tono delle riscritture tende a essere tipicamente americano, un po’ troppo in stile Silicon Valley. Se scrivi un’email formale e ti affidi a Apple Intelligence, potresti ritrovarti con espressioni come “awesome” o “terrific”, che non si adattano bene ad un contesto europeo. È importante sapere che, anche se la qualità può essere buona, la conoscenza dell’inglese americano è fondamentale per cogliere tutte le sfumature e adattare il proprio stile comunicativo.
Riflessioni finali sulle potenzialità di Apple Intelligence
Le dimostrazioni del keynote di luglio erano di certo impressionanti, ma nel quotidiano ciò che emerge è una realtà più sfumata. Il sistema funziona e, quando lo fa, i risultati possono risultare davvero sorprendenti. Tuttavia, appare come uno strumento ancora da perfezionare. Le funzionalità introdotte non sono sempre nuove, ma permettono a Apple di accorciare le distanze con la concorrenza.
Mancano ancora molte possibilità, come la creazione di emoji da frasi o l’implementazione di Visual Intelligence sul telefono. Insomma, se dovessimo dare una sorta di voto a Apple Intelligence, un 7 sarebbe un buon punto di partenza. La strada è tracciata, ma ora resta da vedere se riuscirà a mantenere le promesse e a continuare a migliorare nel tempo.