L’inquilino non paga l’affitto? Se hai fatto questo passaggio puoi sfrattarlo senza dover passare dal giudice: è importante prestare attenzione ai dettagli.
Sfrattare un inquilino che non paga l’affitto può diventare un’odissea, ma esiste un modo poco conosciuto per liberarsi della situazione senza dover passare per l’autorità giudiziaria. In questo articolo, esploreremo questa strada meno battuta che richiede un investimento iniziale ma promette una soluzione più rapida e diretta.
Il conduttore che trascura anche un solo pagamento del canone di locazione può essere allontanato dal proprietario se l’arretrato si protrae per almeno venti giorni. Quello che molti non sanno è che esiste un metodo che permette al locatore di agire immediatamente senza attendere il provvedimento del giudice. Tuttavia, questo approccio richiede una prospettiva diversa fin dalla stipula del contratto.
Lo sfratto è una procedura che consente il rilascio dell’immobile in caso di inadempienza del conduttore o di mancata volontà di lasciare l’abitazione al termine del contratto. La celerità del rito è un elemento chiave, con la possibilità di convalida del giudice in tempi relativamente brevi. La peculiarità del processo è che potrebbe concludersi in un’unica udienza se l’inquilino non compare o non fa opposizione.
Ma come fare a sfrattare l’inquilino senza coinvolgere il giudice? La risposta sta nella sottoscrizione del contratto di locazione davanti a un notaio. Gli atti notarili costituiscono un valido titolo esecutivo, permettendo al locatore di avviare l’esecuzione forzata senza passare per il tribunale. Questo approccio, sebbene richieda un investimento maggiore iniziale, offre la possibilità di agire prontamente in caso di inadempienza, senza dover attendere i tempi del sistema giudiziario.
È importante notare che non tutte le forme di contratto notarile sono uguali. Solo se il contratto è rogato direttamente da un notaio, è considerato immediatamente esecutivo. Al contrario, una “locazione autenticata” firmata innanzi al notaio non è sufficiente. La legge richiede che gli atti notarili siano redatti completamente dal notaio per costituire un valido titolo esecutivo. Nel caso di morosità, il contratto di locazione stipulato come atto pubblico notarile può essere consegnato direttamente all’ufficiale giudiziario per l’esecuzione. Tuttavia, se il contratto è una scrittura privata autenticata dal notaio, funzionerà solo per la riscossione coattiva delle somme dovute, non per ottenere il rilascio dell’immobile.
Sfrattare un inquilino senza coinvolgere il giudice è possibile attraverso il contratto di locazione redatto nelle forme dell’atto pubblico notarile. Sebbene richieda una pianificazione più accurata e un investimento iniziale maggiore, questo approccio offre una soluzione più rapida e diretta, riducendo le incertezze e accelerando il processo di recupero dell’immobile.
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