Rinegoziare il mutuo può essere la mossa migliore se si è in difficoltà nel sostenere la spesa mensile che si era pattuita in un primo momento. Attenzione però a come ci si muove.
In un periodo come quello che stiamo vivendo per molti può essere difficile riuscire a far fronte a tutte le spese a causa degli aumenti che hanno riguardato tutti i settori. Una situazione come questa non può che spingere chi è in crisi a fare domanda per rinegoziare il mutuo, non solo se si aveva optato per una soluzione a tasso variabile, che ora può avere comportato un rialzo della tariffa mensile tutt’altro che leggero.
Fare domanda alla propria banca per questo consente di avere una rata più bassa e sostenibile, in modo tale da non correre il rischio di andare incontro a un pignoramento dell’immobile. Sapere come comportarsi in questi casi è però indispensabile per non andare incontro a brutte sorprese.
La banca può aiutare a rinegoziare il mutuo
L’idea di presentarsi nella propria filiale per parlare di un debito importante come quello della casa può mettere in allarme, soprattutto perché in questo caso si finisce per essere sotto la lente di ingrandimento da parte della banca e si teme che ogni piccola spesa possa essere giudicata in maniera negativa. Fortunatamente non è così impossibile chiedere di rinegoziare il mutuo, avendo cura però di come ci si comporta se non si vuole fallire.
In genere questa operazione può essere fatta non solo per passare da un tasso variabile a un tasso fisso, ma anche per provare ad allungare la durata, in modo tale da rendere la rata mensile più leggera e in linea con le proprie esigenze. In alternativa, è possibile chiedere di abbassare i tassi di interesse se quelli attivi al momento della richiesta erano troppo elevati.
Se si vogliono aumentare le possibilità di un esito positivo, ci si dovrebbe muovere solo se sono passati almeno due anni dal pagamento della prima rata. È però indispensabile inserire a corredo della domanda la documentazione necessaria relativa al cambiamento della situazione finanziaria, sia in positivo sia in negativo, oltre a spiegare quali siano le motivazioni che hanno spinto a muoversi in questa direzione. Qui sarà importante indicare anche quali siano le aspettative sulla rata e le tempistiche relative al saldo del debito del contratto.
Prova con la surroga
Non è detto che la richiesta di rinegoziare il mutuo possa andare a buon fine, a volte può esserci un diniego da parte della banca. A volte l’istanza può essere rifiutata se si nutrono dei dubbi sull’intestatario del finanziamento o se sono passati pochi anni dalla sottoscrizione dell’accordo.
Chi si trova in difficoltà può così optare per un’altra soluzione, anche se può essere necessario un tempo maggiore per avere parere favorevole. Si tratta della surroga, che porta a spostare il mutuo in un altro istituto di credito, ma dove vengono garantite condizioni più vantaggiose. Anche in questo caso il procedimento è gratuito.
L’operazione risulta essere conveniente quando i tassi di interesse risultano essere più bassi, oltre che quando il mutuo è “giovane“, ovvero se mancano diversi anni all’estinzione del debito.