Le spese del trasporto pubblico sono detraibili nel 730 attraverso un rimborso: ecco come funziona l’agevolazione.
L’importante e molto sfruttata agevolazione fiscale permessa dall’Agenzia delle Entrate rende detraibile buona parte della spesa sostenuta per acquistare abbonamenti al trasporto pubblico. Quindi per viaggiare in treno, metro, autobus. Ma, per poter detrarre quanto speso e quindi ottenere un vero e proprio rimborso, bisogna far attenzione alle nuove regole. Nel quadro della compilazione del modello 730 negli anni scorsi è stato consentito beneficiare di una detrazione fiscale del 19% per gli abbonamenti al servizio di trasporto pubblico.
In linea di massima si detrae la spesa sostenuta nell’anno precedente, per poter così recuperare una percentuale dei soldi usare per il trasporto pubblico. Il limite massimo di costo detraibile è di 250,00 euro. Il rimborso delle spese di trasporto pubblico sarà ancora ottenibile tramite detrazione con il 730/2024.
A tal proposito l’Agenzia delle Entrate ha fornito degli illuminanti chiarimenti su come ottenere detrazione nella dichiarazione dei redditi precompilata con il Bonus Trasporti.
Si parla di una detrazione IRPEF relativa alle spese per acquisto di abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale. Il tutto da presentare all’Agenzia delle Entrate tramite la dichiarazione dei redditi precompilata.
L’agevolazione è in vigore da tempo: fu introdotta nella legge di Bilancio 2018, con un limite massimo di 250 euro annui, e si applica da allora sia alle spese sostenute personalmente dal contribuente per il proprio abbonamento che a quelle sostenute per conto dei familiari a carico.
Ecco come ottenere il rimborso per le spese per il trasporto pubblico: le novità
Ci sono quindi delle novità rilevanti introdotte dal provvedimento pubblicato il 4 ottobre 2023: nuove regole per i gestori dei servizi di trasporto da trasmettere all’Anagrafe tributaria. In questo senso l’Agenzia delle Entrate ha voluto spiegare le modalità tramite cui le relative informazioni vanno comunicate e utilizzate ai fini della detrazione fiscale.
Il primo dubbio riguarda il costo detraibile: può essere defalcato al netto del Bonus Trasporti? Secondo l’Agenzia delle Entrate il gestore deve comunicare per ciascun abbonato l’importo della spesa sostenuta dall’utente. Quindi al netto del bonus usufruito.
Inoltre è previsto l’esonero dalla comunicazione dei dati di vendita da parte del gestore dei servizi di trasporto nel caso in cui l’acquisto sia stato fatto tramite intermediari, come succede per esempio in tabaccheria.
Ora l’aspetto più importante: i costi per l’acquisto degli abbonamenti di trasporto pubblico sono detraibili solo in un caso. E cioè solo se effettuati con strumenti di pagamento tracciabili. Vale a dire bancomat o carte di credito. Cosa succede in caso contrario? Se la spesa è fatta in contanti non va comunicata, perché inutile ai fini della precompilata.