Come ottenere il bonus ristrutturazione fino a 96 mila euro “fai da te”: la documentazione necessaria

Il bonus ristrutturazione del 50% “fai da te” è ancora in vigore e bisogna fare molta attenzione alla documentazione da presentare. Analizziamo nel dettaglio cosa prevede la normativa vigente.

Il bonus ristrutturazione permette di ottenere una detrazione del 50% su un tetto di spesa di 96mila euro. Una grande opportunità per ristrutturare casa e fruire di un rimborso consistente. Le regole da rispettare sono le stesse se ad operare i lavori è un’impresa o il contribuente con il sistema “fai da te”.

Bonus ristrutturazione
Bonus ristrutturazione “fai da te” – Lamiapartitaiva.it

Se il contribuente decide di effettuare lavori in proprio, le spese che si possono detrarre riguardano i materiali acquistati relativi ai lavori da effettuare. Ad esempio: i sopralluoghi; le perizie effettuate da tecnici abilitati; i visti di conformità; bolli e diritti per le concessioni e autorizzazione per l’esecuzione dei lavori, e tutti gli adempimenti correlati al bonus ristrutturazione. Non sono detraibili le spese di trasloco o custodia di arredi per il periodo di realizzazione dei lavori.

Bonus ristrutturazione e documentazione da presentare

In riferimento alla documentazione da presentare per lo svolgimento dei lavori, non necessita la presentazione della comunicazione ASL se i lavori sono eseguiti in autonomia. Diverso è se si effettuano interventi che comportino un risparmio energetico, in questo caso bisogna inviare la comunicazione all’ENEA ai sensi dell’articolo 16 bis del DPR 917/86.

Bonus ristrutturazione casa
Bonus ristrutturazione e documenti da presentare – Lamiapartitaiva.it

Si ricorda che la comunicazione deve essere trasmessa dal contribuente entro 90 giorni dall’ultimazione dei lavori. Il contribuente può avvalersi di un intermediario specializzato per gestire la pratica. Per favorire i contribuenti, l’ENEA ha messo a disposizioni varie guide sull’Ecobonus e Bonus casa da scaricare dal sito bonusfiscali.enea.it. Al sito si accede tramite l’autenticazione con SPID o CIE (Carta d’Identità Elettronica), solo la prima volta è necessario registrarsi.

Le spese sostenute devono essere pagate con bonifico parlante che deve riportare in modo chiaro la causale del versamento; il codice fiscale del beneficiario della detrazione fiscale; il numero di partita IVA o il codice fiscale del beneficiario del pagamento; il riferimento della normativa (articolo 16 bis del Dpr n. 917/1986).

Con il bonus ristrutturazione si può cumulare anche il bonus mobili del 50% per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici. Il bonus mobili nel 2023 consente di ottenere una detrazione del 50% su un tetto di spesa di 8.000 euro e si applica sugli arredi e sugli elettrodomestici destinati all’abitazione soggetta alla ristrutturazione. Nel 2024 il bonus mobili si riduce, resta la detrazione del 50% ma il tetto di spesa scende a 5.000 euro.

Per maggiori informazioni consigliamo di consultare la guida al bonus ristrutturazione disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

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