Chi si accorge di aver immesso un codice IMU errato durante la compilazione dell’F24 può sempre intervenire per evitare la multa.
Niente panico, agendo per tempo, è possibile correggere con un servizio specifico dell’Agenzia delle Entrate l’errore relativo alla compilazione del codice IMU all’interno dell’F24. 3918… Non un numero qualsiasi: è uno dei codici da utilizzare per il versamento dell’IMU, cioè dell’imposta municipale propria. Ma esistono diversi codici tributo IMU, che differenziano il pagamento dell’imposta municipale propria a seconda del tipo di fabbricato e dell’utilizzo che se ne fa. Inserire un codice sbagliato può esporre il contributo a delle amare conseguenze.
Il codice errato implica infatti un errato calcolo delle tasse, che l’Agenzia delle Entrate potrebbe rilevare e sanzionare. Di norma, il codice più usato è appunto il 3918 perché è quello relativo al versamento dell’IMU sulla seconda casa, dunque per quegli immobili che rientrano nella categoria “altri fabbricati”.
La compilazione del modello F24 nel caso in cui si debba utilizzare il codice 3918 è abbastanza semplice. In pratica bisogna far attenzione alla prima colonna, da utilizzare per inserire il codice del Comune in cui è situato l’immobile. Le caselle “Acc” e “Saldo” andranno barrate a seconda dei casi (Acc sta per acconto, Saldo per saldo). Bisogna invece barrare entrambe le caselle se si intende versare l’imposta in un’unica soluzione;
“Num. immob.” è la casella in cui va inserito il numero di immobili per il quale si effettua il versamento. Poi c’è la casella relativa al codice tributo, dove si inserisce il codice specifico. Infine si aggiungono l’anno di riferimento e l’importo del pagamento nella casella “Importi a debito versati”.
Codice IMU errato su modello F24: come fare
Capita però che si sbagli a inserire il codice IMU. E che di conseguenza scatti il pericolo concreto di una sanzione pecuniaria da parte dell’Agenzia delle Entrate. A errore commesso, si può rimediare tramite il servizio Civis dell’Agenzia delle Entrate.
Accorgendosi di aver commesso degli errori nella compilazione del modello di versamento F24, si può facilmente chiedere la correzione dei dati tramite il servizio “Civis – Richiesta modifica F24”. Tale servizio è disponibile nell’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate.
Ci sono tuttavia dei limiti. Le modifiche possono essere richieste solo se riguardano tributi gestiti dall’Agenzia delle entrate. In questo senso sono sempre esclusi i contributi e i tributi che si indicano nelle sezioni “INPS” e “Altri enti previdenziali e assicurativi”, o i tributi della sezione “Imu e altri tributi locali”.