Tutti i lavoratori si chiedono quanto potrebbero avere di pensione un giorno. Bisogna sapere però che il calcolo della pensione può variare.
Per dar modo ai lavoratori di compiere scelte consapevoli ai fini della pensione futura, l’INPS mette a disposizione il servizio online denominato “La mia pensione”. Questo servizio che consente di simulare quando si potrà lasciare il lavoro e, presumibilmente, con quale assegno.
La procedura serve non solo a simulare la pensione futura al termine dell’attività lavorativa, ma permette anche confrontare diversi scenari effettuando le relative simulazioni. Essa è effettuata sulla base dei tassi annui di capitalizzazione per la rivalutazione dei montanti contributivi comunicati dall’ISTAT. I coefficienti per la rivalutazione del montante per gli anni futuri sono calcolati sulla base dello scenario adottato. Gli importi sono espressi in moneta costante, quindi con un valore rapportato alla data attuale ed è possibile confrontare importo e decorrenza della propria pensione in base alle diverse formule disponibili.
Come viene calcolata la pensione?
Il criterio di calcolo della pensione varia a seconda dell’anzianità contributiva maturata dal lavoratore al 31 dicembre 1995. Infatti essa può essere calcolata secondo il calcolo contributivo o misto. La pensione è calcolata con il sistema di calcolo contributivo per i lavoratori privi di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995.
Essa invece è calcolata con il sistema retributivo e misto, cioè una quota con il sistema retributivo e una quota con quello contributivo, per i lavoratori con anzianità contributiva al 31 dicembre 1995. Dal 1° gennaio 2012, a tutti i lavoratori viene applicato il sistema di calcolo contributivo sulla quota di pensione corrispondente alle anzianità contributive maturate a decorrere dal 1° gennaio 2012.
Lavoratori con versamenti come liberi professionisti
Un caso particolare è quello dei dipendenti privati con un periodo di versamenti in gestione separata come liberi professionisti a partita IVA. In questo caso il simulatore INPS della pensione potrebbe prospettare solo la prima data utile per il trattamento di vecchiaia e non anche con quello anticipato. Il motivo potrebbe essere che il dipendente abbia maturato la pensione di vecchiaia prima di quella anticipata. In questi casi, il simulatore INPS non fornisce il dato sulla pensione anticipata, ma solo quello sulla pensione di vecchiaia. Questo non significa che il lavoratore non possa maturare anche la pensione legata all’anzianità contributiva.
Ad esempio, se il lavoratore raggiunge l’età anagrafica prevista per la pensione di vecchiaia prima del requisito contributivo per quella anticipata, allora la prima data utile per lasciare il lavoro è quella per la pensione di vecchiaia. Al momento, la pensione di vecchiaia si raggiunge a 67 anni. Quella anticipata a 41 anni e dieci mesi per le donne e 42 anni e dieci mesi per gli uomini.