Cambiano i pagamenti per colf e badanti in base alla riforma dell’assistenza agli anziani. Ecco le nuove quote in arrivo nel 2024.
Sapete quanto costa il lavoro domestico per le famiglie costrette a integrare opzioni di welfare non fornite dal governo? La risposta arriva dal rapporto sul lavoro domestico dell’Osservatorio Domina. Questo verrà presentato alla Sala Nassirya del Senato con lo scopo di capire meglio dove agire per agevolare le famiglie nell’assistenza a bambini e anziani. Nel 2022 avevamo visto un decremento dei lavoratori domestici del 7,9%, dovuto alla fine dell’emergenza Covid e all’esaurimento della sanatoria che regolarizzava i lavoratori domestici stranieri.
Da notare che, però, la sanatoria in questione non ricopre tutti i lavoratori. Quasi il 52% dei lavoratori del settore lavorano “in nero“. È bene quindi cercare di inserire riforme che possano favorire l’emersione di questi lavori. Su questo aiuta la riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti, insieme al Piano nazionale per la lotta al lavoro sommerso.
Messe insieme, queste due misure rappresentano grossi sgravi fiscali per le famiglie con bambini e anziani, che sono al momento limitati nelle deduzioni dei contributi versati a 1.549,37 euro l’anno con detrazione delle spese per le badanti del 19% fino a 2.100 euro.
Il Governo ha, inoltre, avviato una sperimentazione per i non autosufficienti con 850 euro in più al mese in aggiunta all’indennità di accompagnamento. Questi saranno spendibili solo per servizi e rapporti di lavoro certificati di badanti e infermiere.
Secondo il rapporto, il 2022 ha segnato il primo calo delle spese per il lavoro domestico dal 2017. Si parla in totale di 14,3 miliardi spesi dalle famiglie, circa 7,7 per le badanti e 6,6 per le colf. Le famiglie rappresentano quindi un ruolo importante nel campo del welfare, facendo da “datore di lavoro” e risparmiando soldi alle casse pubbliche.
Senza queste spese, infatti, lo Stato dovrebbe spendere quasi 20 miliardi per gestire le strutture socio-sanitarie di un milione di anziani circa. Questa cifra salirebbe a 33,3 miliardi con la rimozione dell’indennità di accompagnamento.
I dati dell’Osservatorio dimostrano che è necessaria una nuova struttura per trasformare il lavoro nero in lavoro regolare, offrendo nuovi incentivi finanziari. Bisogna coinvolgere le parti sociali e risolvere le sfide demografiche e sociali in corso nel Paese. Secondo i dati, quasi il 70% dei lavoratori domestici sono stranieri, principalmente provenienti dall’Est Europa (35%). Anche se resta un lavoro principalmente femminile, nel 2022 quasi il 14% dei lavoratori domestici era maschile.
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