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Chi paga in contanti dovrà essere identificato: ennesima stretta in tutta Europa

Nella lotta al contante si inserisce ora l’Unione Europea con un giro di vite di quelli clamorosi: in tanti saranno identificati.

Negli ultimi tempi, l’uso dei contanti è diventato oggetto di accese polemiche, alimentate da una crescente preoccupazione per la privacy e la sicurezza finanziaria. Mentre alcuni difendono il denaro contante come un diritto fondamentale, altri sottolineano i rischi legati all’opacità delle transazioni. Ora, peraltro, arriva anche la stretta dell’Europa: chi pagherà in contanti, sarà identificato. 

Pagamento in contanti, identificazione
Pagando questa cifra in contanti saremo identificati – (lamiapartitaiva.it)

Sostenitori della privacy finanziaria sollevano bandiere contro l’ulteriore avanzata dei metodi di pagamento digitali. Essi affermano che l’utilizzo dei contanti permette agli individui di mantenere una sfera di intimità nelle proprie transazioni, proteggendoli da possibili intrusioni nella loro vita finanziaria.

Tuttavia, le istituzioni finanziarie e i governi vedono il denaro contante come uno spazio in cui l’opacità può facilitare attività illecite, come evasione fiscale, riciclaggio di denaro sporco e finanziamento del terrorismo. La lotta per bilanciare la privacy individuale con la necessità di monitorare tali attività rappresenta una sfida cruciale per le autorità.

Un altro punto di discussione riguarda la sicurezza legata all’uso dei contanti. Mentre alcuni sostengono che il denaro contante offre un’alternativa in situazioni di emergenza, quando sistemi digitali possono essere inaffidabili o inaccessibili, altri temono che la sua circolazione possa agevolare attività illegali, complicando la lotta contro la criminalità organizzata.

Pagamenti in contanti: la stretta dell’Europa

In un mondo sempre più digitale, il futuro dell’uso dei contanti rimane incerto. Mentre alcuni paesi stanno procedendo verso una società “cashless“, altri resistono per difendere la diversità di mezzi di pagamento e la privacy finanziaria. Ma la stretta che ora l’Europa vorrebbe imporre è di quelle davvero clamorose.

Pagamento in contanti, identificazione
La stretta della Commissione Europea: chi pagherà in contanti sarà identificato – (lamiapartitaiva.it)

La Commissione Europea, infatti, ha approvato (seppur ancora in via provvisoria) un pacchetto di misure antiriciclaggio che prevede il fatto che chi effettuerà un pagamento sopra i 3.000 euro in contanti sarà identificato. Un accordo che, come accade per le norme comunitarie, dovrebbe riguardare dunque i 27 Paesi membri. Il tetto massimo per il pagamento in contanti rimane di 10.000 euro, ma a partire dalla somma di 3.000 euro si dovrà essere identificati. 

Ovviamente, non mancano già le polemiche. In molti sostengono come le istituzioni finanziarie, i governi e gli individui debbano trovare un equilibrio delicato tra garantire la sicurezza delle transazioni e rispettare il diritto alla privacy. In un mondo in costante evoluzione, il dibattito sul ruolo dei contanti nella società moderna continuerà a suscitare discussioni e riflessioni sulla direzione in cui si sta muovendo il nostro sistema finanziario.

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