Nella vita di tutti i giorni sono incalcolabili gli imprevisti che possono capitare, cadere dalle scale è uno di questi: chi ne risponde?
A prescindere dalla conseguenze, spesso gravi, che ne possono derivare, cadere dalle scale è sempre un bruttissimo imprevisto e una pessima esperienza. Ma nel caso in cui dovesse eventualmente accadere, chi ne risponde? Sicuramente, se le scale appartengono all’abitazione di un determinato soggetto, costui è responsabile di un’eventuale caduta.
Questo perché come proprietario deve avere cura dei beni che ha in custodia, conservandoli in modo che non possano costituire pericolo per i terzi. Nell’ipotesi di una caduta in un palazzo di più pianerottoli e appartamenti, il condominio sarà identificabile come proprietario delle parti comuni dell’edificio e dovrà risarcire i danni eventuali causati ai terzi, come per esempio una caduta per le scale condominiali. Ma le cose non sono sempre così semplici, vediamo subito cosa dice la legge a riguardo.
Non sempre il condominio è infatti tenuto a risarcire i danni, ad esempio nel caso in cui abbia segnalato in modo adeguato il pericolo. L’esempio tipico è il pavimento delle scale condominiali bagnato che porta alla caduta, poiché in quel momento un’impresa di pulizia sta lavando i pianerottoli. In quel caso, il condominio non è tenuto al pagamento di alcun danno se vi è un apposito cartello che segnali il pavimento scivoloso.
Cosa dice la legge in caso di caduta dalle scale: ecco chi paga i danni
Come detto poc’anzi, il condominio paga i danni in caso di caduta dalla scale di un condomino o di un terzo, soltanto nel caso in cui venga ritenuto responsabile. La fattispecie concreta della caduta dalle scale prevede, tra gli elementi costitutivi, ai fini del risarcimento del danno, che il condomino debba aver riportato un danno, accertato in pronto soccorso con apposito verbale.
Il danno deve avere una certa consistenza ai fini del risarcimento, ovvero consistere nella slogatura di una caviglia o la rottura di un braccio come minimo. In seguito all’avvenuta guarigione, è necessario che l’infortunato si rivolga al medico legale perché possa valutare se il danno subito in seguito all’incidente sia permanente o biologico, quantificando le relative percentuali, in base alla gravità.
L’invalidità può essere parziale se la percentuale rientra nel 75%, assoluto se l’infortunio ha una gravità del 100%. Perché il risarcimento del danno possa essere corrisposto, è necessario che il condominio sia responsabile, ovvero che abbia tenuto un comportamento negligente.
Se il comportamento negligente è del danneggiato, in base alle ricostruzioni, il condominio non dovrà pagare alcun risarcimento. Questo tutte le volte che il danneggiato avrebbe potuto evitare quelle azioni che lo hanno portato all’infortunio.