Arrivano nuove regole per la Certificazione unica nel 2024. Ecco cosa devi assolutamente sapere con l’inizio del nuovo anno.
È disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate la bozza della nuova Certificazione unica, con incluso le istruzioni per la campagna dichiarativa. Questo documento, che molti di noi già conoscono, è utilizzato per ufficializzare i redditi acquisiti per i lavoratori, dipendenti o autonomi che siano (inclusi i redditi diversi relativi a certi periodi fiscali). La Certificazione è ormai presente da anni, avendo rimpiazzato il CUD dal 2014, e il suo scopo è semplificare il processo di attestazione dei redditi.
La Certificazione andrà consegnata entro il 16 marzo, trasmessa direttamente all’Agenzia delle Entrate. Le voci da tenere a mente durante la compilazione sono:
Il cambiamento più rilevante nel nuovo anno sarà la sezione dedicata all’assegno unico. L’Agenzia delle Entrate ha già fornito tutte le informazioni per compilare la nuova sezione. Affinché il sostituto d’imposta possa riconoscere eventuali deduzioni e detrazioni applicate dall’assegno unico, bisognerà compilare la sezione intitolata “Dati relativi al coniuge e ai familiari a carico“.
La cosa vale anche in caso non si sia proceduto al riconoscimento della detrazione sui carichi di famiglia o di oneri e spese per i familiari fiscalmente a carico. Le informazioni dei familiari a carico sono inoltre necessarie per le addizioni regionali dell’IRPEF. Sarà necessario includere dati anche per i figli per i quali si percepisce l’assegno unico, al fine di poter fornire la dichiarazione dei redditi precompilata adeguata.
Per quanto riguarda le semplificazioni fiscali, non c’è più l’obbligo della Certificazione unica per chi aderisce al regime forfettario (o altri regimi di vantaggio). Questo, però, si applicherà solo a partire dal 2024 come anno di imposta, quindi la CU del 2023 va predisposta comunque, anche per i forfettari. Ultima novità per i lavoratori sportivi, che hanno visto arrivare la Riforma dello Sport nel 2023.
Secondo questa, i compensi ricevuti dai lavoratori dello sport fino al 30 giugno 2023 vanno classificati come “redditi diversi”, mentre quelli successivi (dal 1 luglio in poi) sono da considerare “redditi da lavoro dipendente e assimilati“. Le deduzioni e detrazioni previste per questa categoria si applicano, quindi, solo dal primo luglio 2023 in poi.
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