È una modalità fiscale facoltativa per la tassazione degli affitti di unità immobiliari ad uso abitativo in Italia. Scopriamo come, passo per passo
La Cedolare Secca è una modalità fiscale che offre importanti agevolazioni nella tassazione degli affitti di unità immobiliari ad uso abitativo.
Questa opzione può sostituire l’IRPEF e le relative addizionali, semplificando la gestione fiscale per i locatari.
Ma cosa rappresenta esattamente la Cedolare Secca? In questo articolo, approfondiremo ogni aspetto di questo regime, esaminando i requisiti per l’adesione, le aliquote applicabili, il processo di scelta, e le regole fondamentali per l’applicazione della suddetta.
Definizione di Cedolare Secca
La Cedolare Secca è un regime tributario facoltativo che può essere scelto dai contribuenti per la tassazione dei redditi da locazione relativi alle unità immobiliari ad uso abitativo.
Questa modalità sostituisce l’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (IRPEF) e le relative addizionali, oltre alle imposte di registro e di bollo associate ai contratti di locazione o alle loro proroghe. L’obiettivo principale della Cedolare Secca è semplificare la gestione fiscale degli affitti, stabilendo un’imposta forfettaria che offre certezza e prevedibilità ai contribuenti.
Chi può usufruire della Cedolare Secca e per quali immobili?
La Cedolare Secca è disponibile per tutti i titolari di redditi da locazione di unità immobiliari ad uso abitativo che siano persone fisiche.
Non possono applicare la Cedolare Secca i soggetti che locano immobili ad uso abitativo nell’ambito dell’attività di impresa o di professioni autonomi, compresi i proprietari che affittano al loro personale dipendente. Inoltre, la Cedolare Secca non si applica alle unità immobiliari ad uso abitativo oggetto di proprietà condominiale.
Aliquote della Cedolare Secca
Le aliquote per la Cedolare Secca variano a seconda del tipo di contratto di locazione. In generale, l’aliquota base è del 21%, ma può essere ridotta al 10% per i contratti a canone concordato. Questi accordi sono stipulati tra le organizzazioni dei proprietari e degli inquilini. Un’aliquota del 10% si applica anche ai contratti a canone concordato nei Comuni in cui è stato dichiarato lo stato di emergenza negli anni precedenti al 28 marzo 2014, a seguito di eventi calamitosi.
Inoltre, questa aliquota agevolata del 10% si applica ai contratti di locazione stipulati per scopi abitativi degli studenti universitari, nonché ai contratti transitori in Comuni con carenze di disponibilità abitative o in zone ad alta tensione abitativa.
Come esercitare l’opzione per la Cedolare Secca?
Per applicare la Cedolare Secca, i locatari devono esercitare un’opzione al momento della registrazione del contratto, utilizzando il modello RLI. Questa opzione lega il locatore all’applicazione della Cedolare Secca per l’intera durata del contratto o della sua eventuale proroga.
Tuttavia, è possibile revocare l’opzione nelle annualità successive, a condizione che la revoca sia effettuata prima della scadenza del termine di pagamento dell’imposta di registro relativa all’annualità in questione. Va notato che l’opzione non ha effetto se il locatore non comunica preventivamente al conduttore la rinuncia agli aggiornamenti del canone.
Modalità di pagamento della Cedolare Secca
Il pagamento della Cedolare Secca avviene attraverso la dichiarazione dei redditi. È necessario compilare il quadro della dichiarazione relativo ai redditi dei fabbricati, indicando l’opzione per la Cedolare Secca.
L’importo dovuto deve essere versato entro il termine stabilito per il pagamento dell’IRPEF. Se l’importo è inferiore a 257,52 euro, il pagamento avviene in un’unica soluzione entro il 30 novembre di ciascun anno. Se l’importo supera questa soglia, è suddiviso in due rate: la prima, pari al 40%, deve essere versata entro la scadenza delle imposte relative alla dichiarazione dei redditi; la seconda, corrispondente al 60%, deve essere pagata entro il 30 novembre.
Altre regole da considerare
Alcune ulteriori considerazioni relative alla Cedolare Secca includono il fatto che la registrazione del contratto di locazione assorbe l’obbligo di comunicare le informazioni relative al conduttore alle autorità di pubblica sicurezza. Inoltre, non è previsto il rimborso delle imposte di bollo e di registro già pagate.
Il reddito soggetto alla Cedolare Secca è rilevante in diversi contesti normativi, come il riconoscimento di deduzioni o agevolazioni di vario genere e l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE).
Infine, è importante notare che l’opzione per la Cedolare Secca sospende la possibilità di richiedere l’aggiornamento del canone, compresi gli aggiornamenti basati sugli indici ISTAT, per tutta la durata dell’opzione. Tuttavia, nel caso in cui l’opzione venga revocata, la rinuncia agli aggiornamenti del canone rimane valida per il periodo corrispondente alla prima annualità in cui è stata applicata la Cedolare Secca.